Curiosità

Grace di Monaco di Oliver Dahan: le inesattezze storiche che romanzano il film

Grace di Monaco (2014) di Dahan, è una versione romanzata della vita di Grace Kelly, tra eventi storici esagerati e fatti realmente accaduti. 

Grace di Monaco(2014), diretto da Olivier Dahan e interpretato da Nicole Kidman nel ruolo della leggendaria Grace Kelly, ha suscitato numerose polemiche riguardo alla sua fedeltà storica. Sebbene il film prenda spunto da eventi reali, si tratta di una versione romanzata della vita della principessa di Monaco, che mescola fatti storici con una serie di elementi inventati per amplificare il dramma e l’emozione.

Lontano dall’essere un biopic tradizionale, il film esplora una narrazione emotiva e visivamente affascinante, ma spesso distante dalla realtà storica.

La crisi politica con la Francia ed il ruolo di Grace Kelly

Uno degli aspetti più romanzati del film riguarda la crisi politica tra Monaco e la Francia nel 1962, quando il presidente francese Charles de Gaulle impose riforme fiscali ed economiche che minacciavano l’indipendenza del piccolo principato.

Nel film, la tensione viene dipinta come una vera e propria minaccia di invasione militare da parte della Francia, con un blocco che potrebbe soffocare Monaco.

Tuttavia, nella realtà, la crisi fu più una questione di negoziati politici che di minacce belliche. Non ci fu mai una concreta minaccia di invasione, e la risoluzione della crisi avvenne attraverso il dialogo diplomatico, senza l’intervento spettacolare di Grace Kelly.

Difatti, il film esagera il ruolo della principessa, facendola apparire come la mediatrice decisiva tra i due paesi. In una scena molto drammatica, Grace tiene un discorso durante un gala della Croce Rossa, riuscendo a convincere de Gaulle a fare un passo indietro. Sebbene Grace fosse una figura molto rispettata, non vi sono prove storiche che suggeriscano un suo intervento diretto nella risoluzione della crisi, rendendo questa parte del film un’invenzione creativa.

L’offerta di Alfred Hitchcock per Marnie

Un altro momento centrale del film è l’offerta che Alfred Hitchcock fa a Grace Kelly di tornare a recitare nel suo film Marnie (1964), con la speranza che la principessa possa rinunciare al suo ruolo di consorte e madre per tornare a Hollywood.

Nel film, Hitchcock si reca personalmente a Monaco per chiedere a Grace di tornare al cinema, creando una scena drammatica e carica di emozione.

Nella realtà, però, Hitchcock non visitò mai Monaco. L’offerta le arrivò tramite lettera, e il regista non fece mai un viaggio per incontrarla. Sebbene l’offerta fosse reale, il film distorce il modo in cui venne presentata, esagerando il coinvolgimento diretto di Hitchcock nella questione.

La formazione di Grace come principessa

Un altro elemento esagerato dal film è l’idea che Grace Kelly, sei anni dopo il suo matrimonio con il principe Ranieri, avesse bisogno di un intenso “addestramento” per adattarsi al suo ruolo di principessa. La pellicola dipinge Grace come una donna confusa e impreparata, bisognosa di una formazione specifica per imparare a destreggiarsi nelle dinamiche della corte.

Nella realtà, Grace era già principessa dal 1956, madre di due figli, e aveva imparato a gestire le sue responsabilità pubbliche e private. Non c’è alcuna evidenza storica che suggerisca che avesse bisogno di un processo formativo lungo e complicato, come mostrato nel film.

La padronanza del francese di Grace

Nel film, Grace Kelly viene mostrata come incapace di parlare correttamente il francese, nonostante cinque anni di matrimonio con Ranieri. La pellicola suggerisce che fosse ancora alle prese con la lingua, creando un’immagine di una donna incapace di integrarsi nel suo nuovo mondo.

Sebbene sia vero che all’inizio del suo matrimonio Grace incontrò delle difficoltà con il francese, è altrettanto vero che, dopo qualche anno, parlava correntemente la lingua. Il film amplifica questa difficoltà per sottolineare il suo conflitto interiore e il suo adattamento alla nuova vita, ma non è un ritratto accurato della realtà.

Un ritratto romanzato

Grace di Monaco si presenta dunque come un’opera di fiction più che un biopic storico. Sebbene prenda spunto da eventi reali, il film mescola fatti storici con una serie di elementi drammatici e romanzati, distorcendo la realtà per creare un racconto più emozionante e visivamente accattivante.

La famiglia reale di Monaco ha criticato apertamente il film, sottolineando le numerose inesattezze storiche e dichiarando che non rappresenta accuratamente gli eventi.

Di fronte alle critiche, Olivier Dahan ha risposto spiegando che non intendeva fare un biopic. “Non ho realizzato un biopic, odio i biopic in generale. Ho fatto, in modo del tutto soggettivo, il ritratto di una donna contemporanea che vuole conciliare la famiglia, il marito e la carriera, ma che rinuncia a quest’ultima per reinventarsi in un altro ruolo.”

Con queste parole, Dahan ha voluto enfatizzare l’aspetto emotivo e umano della sua narrazione, distaccandosi dalla necessità di aderire rigidamente ai fatti storici.

Sebbene la performance di Nicole Kidman nel ruolo di Grace Kelly sia stata ampiamente apprezzata, Grace di Monaco ha diviso la critica. Se da un lato la regia visivamente affascinante e la sua emotività hanno colpito il pubblico, dall’altro la rappresentazione imprecisa e sensazionalistica della vita privata della principessa ha sollevato numerosi dubbi sulla sua accuratezza storica.

Barbara Soehner

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