La storia vera dietro al film
Stagione 1983, una stagione che rappresentò un momento cruciale nella storia del rally. La Lancia, all’epoca vista come la sfavorita, si trovò a fronteggiare la potenza e la superiorità tecnologica dell’Audi Quattro, la prima vettura a trazione integrale che stava dominando il mondiale.
Audi, con la sua vettura innovativa, sembrava imbattibile, ma la Lancia, guidata da Cesare Fiorio, interpretato da Riccardo Scamarcio nel film, riuscì a fare l’impossibile: battere i rivali con la sua Lancia Rally 037, un’auto a trazione posteriore che sembrava già superata.
Il film Race for Glory ricostruisce fedelmente questa storia di “Davide contro Golia”, con una narrazione che esalta il coraggio, la determinazione e la genialità di un uomo e del suo team.
Fiorio, infatti, riuscì a mettere insieme una squadra di piloti incredibili, tra cui Walter Röhrl, che pur avendo ricevuto offerte più allettanti, accettò di correre per la Lancia, contribuendo al successo dell’impresa. Il film non si limita a raccontare la cronaca sportiva, ma esplora anche le dinamiche personali e il mondo umano dietro questa straordinaria vittoria.
La rivale Audi e il trionfo della Lancia
Nel 1983, la sfida tra Audi e Lancia era molto più che una semplice gara sportiva; rappresentava un confronto tra due filosofie diverse del motorsport.
Audi, con il suo approccio scientifico e tecnologico, aveva sviluppato la Audi Quattro, una vettura che sfruttava la trazione integrale per garantire stabilità e velocità su qualsiasi terreno.
D’altra parte, la Lancia aveva puntato tutto sulla leggerezza e sulla maneggevolezza della sua Rally 037, basata sulla Beta Montecarlo, una vettura che sembrava più adatta a condizioni di guida tradizionali, ma che, nelle mani dei giusti piloti, dimostrò una capacità straordinaria di competere.
La sfida culminò con il campionato costruttori, vinto dalla Lancia, ma con Audi che si aggiudicò il titolo piloti grazie a Hannu Mikkola.
Tuttavia, la vittoria della Lancia fu vista come un’impresa straordinaria, che non solo segnò la fine della dominanza Audi ma sancì anche l’inizio di un periodo d’oro per il team italiano. Questo trionfo è oggi ricordato come uno dei momenti più emozionanti nella storia dei rally.
Il lavoro dietro al film
Il film, coprodotto da Riccardo Scamarcio è stato sviluppato grazie all’intuizione dello stesso Scamarcio, che ha voluto raccontare questa incredibile storia attraverso gli occhi di Cesare Fiorio.
Stefano Mordini, regista noto per il suo approccio viscerale al cinema, ha cercato di rendere il rally un’esperienza tangibile per lo spettatore, entrando nel vivo delle gare e immergendo il pubblico nel mondo della velocità e del rischio.
Le parole di Mordini, che sottolineano l’importanza di raccontare il rally in modo realistico, riflettono il desiderio di dare vita alla passione e alla fatica che ogni pilota e membro del team devono affrontare. “Volevo colmare la lacuna di come vengono raccontati i film di genere – ha dichiarato Mordini – e fare un film che fosse viscerale, che trasmettesse il sudore, la fatica e l’adrenalina delle gare”.
Grazie al lavoro di regia, fotografia e montaggio, lo spettatore è immerso in un’esperienza che non solo celebra la vittoria della Lancia ma mostra anche le difficoltà e i sacrifici dietro a ogni successo.
Un omaggio a uno sport leggendario
Race for Glory non è solo un film sulla vittoria sportiva, ma un tributo a uno sport che ha affascinato milioni di appassionati nel mondo.
Il rally è uno degli sport più pericolosi, che richiede un controllo totale della macchina e una concentrazione assoluta. Le gare si svolgono su strade reali, a contatto con il pubblico, e ogni errore può essere fatale.
Il film celebra questo aspetto, mostrando quanto sia difficile e pericoloso essere un pilota di rally, ma anche quanto il rally sia un linguaggio di passione e di coraggio.
L’eredità di Cesare Fiorio e della Lancia
La vittoria della Lancia nel 1983 ha avuto un impatto duraturo nel mondo del rally. Il team di Cesare Fiorio è riuscito a scrivere una pagina di storia che ha ispirato generazioni di appassionati e piloti.
La Lancia Rally 037 è oggi considerata una delle vetture più iconiche della storia dei rally, un simbolo di ingegno e determinazione. La rivalità con Audi ha spinto entrambe le case automobilistiche a innovare e a migliorarsi, e il campionato del 1983 rimarrà per sempre una delle storie più affascinanti del motorsport.
Con Race for Glory, il cinema non solo racconta una stagione storica, ma celebra anche un momento di gloria che ha segnato la storia del rally per sempre.