Luigi Mangione, spuntano i sex tape: “Un impero erotico privato”

I tabloid rivelano dettagli privatissimi legati alla vita di Luigi Mangione, presunto omicida del CEO di UnitedHealthcare Brian Thompson.

Luigi Mangione avrebbe realizzato oltre venti sex tape prima di essere arrestato con l’accusa di aver ucciso Brian Thompson, CEO di una multinazionale legata al settore sanitario a New York: la rivelazione è stata rilanciata attraverso le pagine del Daily Mail. Una notizia per screditare o per mitizzare ulteriormente Mangione?

Secondo il tabloid britannico il 26enne – laureato cum laude in un’università della Ivy League e nipote di un imprenditore milionario – ha raccolto una folta schiera di ammiratrici mentre si trova dietro le sbarre, in attesa di essere giudicato per l’omicidio di Brian Thompson, amministratore delegato di UnitedHealthcare, avvenuto lo scorso 4 dicembre.

A quanto pare, già prima della ribalta mediatica per questa vicenda di cronaca nera, Mangione aveva una certa fortuna con l’altro sesso (se non una vera e propria ossessione). Un insider ha raccontato a RadarOnline dettagli sulla vita di Mangione prima della prigione, rivelando l’esistenza di “almeno venti video di lui impegnato in atti sessuali” che avrebbe girato consapevolmente per essere visti.

“Non erano video sfocati ripresi di notte. L’illuminazione era perfetta, tutto era studiato nei minimi dettagli”, ha affermato la fonte: “Voleva essere guardato. Gli piaceva. Ci sono almeno venti video di lui mentre fa sesso”.

La stessa fonte – che ha deciso di rimanere anonima – ha aggiunto che molte delle donne coinvolte sarebbero troppo spaventate per esporsi, temendo di essere coinvolte nel processo.

Queste rivelazioni, d’altra parte, cozzano con quanto emerso immediatamente dopo l’arresto: l’ex coinquilino RJ Martin aveva infatti raccontato al New York Times che Mangione aveva subito una grave lesione alla schiena che gli impediva di avere rapporti intimi: “Sapeva che uscire con qualcuno e avere una relazione fisica era impossibile a causa del suo problema”. A suo dire, Mangione soffriva di spondilolistesi, una patologia aggravata da un incidente di surf.

Viceversa, questa nuova fonte rilanciata dal Daily Mail ribalta l’immaginario che avrebbe voluto Mangione tormentato dal dolore e per questa ragione desideroso di vendetta: “Molti lo vedono come un genio incompreso, ma la realtà è che filmava ogni rapporto, come se fosse il protagonista di un suo impero erotico privato”, ha raccontato la fonte a RadarOnline.

Ricordiamo come le forze dell’ordine, al momento dell’arresto, hanno trovato in possesso di Mangione un manifesto scritto a mano in cui criticava aspramente UnitedHealthcare, denunciando il fatto che, a fronte di guadagni sempre maggiori da parte della compagnia, l’aspettativa di vita degli americani non è andata migliorando: “Le aziende continuano ad approfittare del nostro Paese per ricavarne profitti smisurati, e l’opinione pubblica permette che ciò accada” – sono le parole di Mangione scritte nel testo ritrovate dagli inquirenti.

E se l’opinione pubblica a ridosso dell’omicidio è parsa empatizzare con il presunto omicida, questo presunto scandalo sessuale sembra voler gettare discredito sul giovane.