Un intero paese vive in un solo palazzo: uffici, scuola, chiesa, negozio. E fuori, solo ghiaccio e silenzio.
Sembra la trama di un film distopico, invece è tutto vero. Whittier è una cittadina dell’Alaska che conta circa 250 abitanti. Ma la sua particolarità non è tanto il numero ridotto di residenti, quanto il fatto che quasi tutti vivono nello stesso edificio: un enorme palazzo chiamato Begich Towers. Qui dentro ci sono case, negozi, la posta, il municipio, la chiesa e persino una scuola elementare collegata da un tunnel riscaldato. È come un paese concentrato in un unico condominio.
Quello che per molti sarebbe impensabile, qui è quotidianità. In un territorio dove le temperature possono scendere sotto i -30°C e le nevicate durano mesi, concentrare tutti i servizi in un’unica struttura è una soluzione geniale e necessaria. A Whittier non è solo una scelta: è sopravvivenza.
Il Begich Towers è un edificio di 14 piani costruito negli anni ’50 per ospitare militari e funzionari federali. Dopo il disimpegno dell’esercito, è diventato progressivamente la casa di quasi tutta la comunità. Al suo interno c’è tutto il necessario: mini market, palestra, lavanderia, uffici pubblici e persino il commissariato. Alcuni piani sono residenziali, altri misti, altri ancora dedicati ai servizi comuni.
Anche la scuola è parte del sistema. Si trova in un edificio separato, ma collegato da un tunnel coperto che permette ai bambini di arrivarci senza mai uscire all’aperto durante l’inverno. La sicurezza e la coesione sociale sono altissime: tutti si conoscono, ci si aiuta, e il senso di comunità è fortissimo. In un certo senso, Whittier è una piccola utopia urbana, in cui tutto è a portata di mano — o meglio, di ascensore.
La vita qui ha i suoi vantaggi. Le bollette sono condivise, la manutenzione centralizzata e l’inverno, anche se rigido, diventa più gestibile. Ma ci sono anche sfide: vivere così vicini per mesi può mettere alla prova anche il miglior vicinato. La privacy è limitata, e il senso di isolamento può pesare, soprattutto per chi arriva da realtà urbane più aperte.
D’estate, Whittier si anima grazie al turismo: è un punto di partenza per crociere e gite tra i ghiacciai. Ma da ottobre ad aprile, tutto si chiude e il mondo resta fuori. Le uniche vie d’accesso sono un tunnel ferroviario a senso alternato e una strada costiera spesso bloccata dalla neve.
Eppure, chi vive qui non vorrebbe stare altrove. Alcuni dicono che Whittier è come una grande famiglia. Altri lo definiscono un esperimento sociale riuscito. Ma tutti concordano su una cosa: in Alaska, il calore non viene solo dal riscaldamento, ma anche dalla vicinanza delle persone.
Whittier è la prova che si può vivere in modo diverso. E forse, più connessi di quanto pensiamo.
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