Esteri

Il letto che promette l’immortalità: cos’è la teoria dei “med beds” (e perché è diventata il nuovo culto complottista)

Da un video AI condiviso da Trump a un business che sfrutta la disperazione: la storia di una tecnologia fittizia che continua a sedurre

Donald Trump ha acceso i riflettori su un’ennesima teoria del complotto, stavolta con un tocco di intelligenza artificiale. Sulla sua piattaforma Truth Social ha condiviso un video che simulava un servizio televisivo, apparentemente targato Fox News, in cui un’AI generava la voce e le sembianze di Lara Trump per annunciare un nuovo sistema sanitario nazionale basato su “med bed hospitals”. L’idea, presentata come “rivoluzionaria”, prometteva a ogni cittadino statunitense una card personale per accedere a queste strutture futuristiche in grado di ripristinare salute e vigore.

Poche ore dopo, il filmato è sparito dal profilo dell’ex presidente, ma non abbastanza in fretta da evitare che circolasse. Da lì, l’interrogativo si è imposto: che cos’è un med bed?

Il termine si è fatto strada negli ultimi anni all’interno di comunità online legate all’estrema destra, in particolare ambienti QAnon. Secondo i credenti, esisterebbe una tecnologia segreta custodita dai militari e capace di cancellare ogni malattia, rigenerare il DNA, ricostruire organi e addirittura riportare indietro il tempo biologico. Una sorta di panacea tecnologica che, sempre stando alla narrazione, le élite e i Big Pharma terrebbero nascosta per conservare privilegi e profitti. Alcuni promotori hanno spinto l’ipotesi ancora più in là, immaginando un’origine extraterrestre per queste macchine del miracolo.

Come spesso accade, la promessa di un’utopia si trasforma in terreno fertile per il business. In rete proliferano siti che vendono “med bed cards” a prezzi esorbitanti o dispositivi che richiamano la terminologia della teoria: prodotti che oscillano tra l’ambiguo marketing del benessere e il vero e proprio ciarlatanesimo. È il caso di Tesla BioHealing, azienda che commercializza letti da migliaia di dollari pubblicizzati come strumenti di “rigenerazione cellulare”. Nonostante i richiami della Food and Drug Administration e le ammissioni di non possedere alcuna approvazione clinica, la macchina commerciale continua a muoversi, intercettando soprattutto chi cerca una speranza contro patologie gravi o irreversibili.

Dalla fantascienza al complotto: med beds, QAnon, pseudo-tecnologie e business del miracolo

Il mito dei med beds non nasce nel vuoto. Affonda le radici in decenni di immaginario complottista americano, dove il sospetto che il governo custodisca tecnologie aliene si intreccia con la sfiducia verso la scienza ufficiale. Già nel dopoguerra, durante la stagione delle segnalazioni UFO, circolavano teorie su dispositivi di guarigione ricavati da velivoli extraterrestri segretamente studiati dall’esercito. L’idea che un’élite disponesse di strumenti in grado di allungare la vita o cancellare le malattie alimentava narrazioni di esclusione e ingiustizia, terreno ideale per le derive cospirazioniste successive.

Con l’esplosione di QAnon, questa trama è stata riattualizzata: Trump veniva immaginato come il leader destinato a “restituire al popolo” la tecnologia segreta, mentre figure mitiche come John F. Kennedy Jr. venivano descritte come beneficiarie immortali dei med beds. Una promessa che suona familiare: la salvezza totale, riservata finora ai pochi, resa finalmente universale da un “messia politico”.

Ma dietro la retorica salvifica si nasconde un paradosso culturale. I med besd, nella loro impossibilità scientifica, raccontano la difficoltà di fidarsi delle istituzioni sanitarie e la fame di alternative radicali. Non a caso, le aziende che vendono dispositivi pseudo-scientifici inseriscono nei loro siti la cosiddetta Quack Miranda Warning: un disclaimer che avvisa i clienti di non considerare i prodotti come cure reali. Una formula di auto-tutela che stride con le promesse di “energia vitale” e “rigenerazione cellulare” usate nel marketing.

Nel 2021 un cliente di Tesla BioHealing, che aveva acquistato due dispositivi per la madre malata di demenza e Parkinson, ha denunciato all’FDA di essere stato ingannato: “Ero disposto a spendere qualsiasi cifra per curarla. Mia madre è morta e mi sento sfruttato nella mia vulnerabilità.” Una testimonianza che rende chiaro il cuore del problema: la forza dei med beds non sta nella scienza, ma nella capacità di intercettare speranza, dolore e sfiducia.

In fondo, il video AI condiviso da Trump, poi rimosso, non ha fatto altro che riattivare quell’immaginario. Un sogno impossibile che viaggia tra complotto politico, suggestione tecnologica e mercato del benessere, raccontando più delle nostre paure e dei nostri desideri che della medicina del futuro.

Andrea Segala

Recent Posts

Chi è Tilly Norwood, l’attrice creata dall’AI che fa indignare Hollywood

Interamente generata dall’intelligenza artificiale, l'attrice scatena polemiche, entusiasmi e paure nell'ambiente del cinema La sua…

20 hours ago

“Guida con i piedi”: la stimolante storia di Nicholas Deplano, il 24enne ligure nato senza braccia che ha conquistato la patente

Con una Kia Picanto modificata da 9mila euro, guidata esclusivamente con i piedi, Nicholas racconta…

2 days ago

La drammatica morte di Tobias Tappeiner, ora sotto inchiesta due carabinieri: poteva essere evitata la tragedia?

Mesi dopo lo schianto costatogli la vita, la Procura di Bolzano indaga due militari per…

6 days ago

Chi è Pino Piromalli: il boss “sfregiato” arrestato in un blitz del Ros

Ventisei arresti a Gioia Tauro, tra cui il boss della 'ndrangheta Pino “Facciazza” Piromalli in…

1 week ago

Ritrovati i manoscritti perduti di Céline: risolto il mistero che ha tenuto la letteratura in sospeso per un secolo

Dopo 75 anni emergono le carte che lo scrittore credeva irrimediabilmente perdute, tra cui Londra, appena…

1 week ago

Chi è Maria Bartiromo, la giornalista di Fox diventata cittadina italiana per meriti speciali (quali meriti speciali?)

Il governo ha deciso di concedere la cittadinanza a Maria Bartiromo, giornalista statunitense di origini…

2 weeks ago