Sarah Dzafce è purtroppo protagonista di un’enorme bufera, per aver pubblicato una foto ritenuta offensiva, che ha fatto il giro del web.
Vi sarà sicuramente capitato in questi giorni di imbattervi sullo scandalo Miss Finlandia. Un caso che sta facendo il giro del mondo, e che sta dividendo fortemente l’opinione pubblica.
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, la protagonista di questa vicenda è Sarah Dzafce, incoronata proprio Miss Finlandia lo scorso settembre, e dunque candidata per Miss Universo, a cui ha partecipato senza però arrivare tra le finaliste.
Il caos si scatena verso la fine di novembre, quando decide di postare su Jodel (un social iperlocale e anonimo) una foto in cui si vede tirare con le dita gli angoli degli occhi, un gesto universalmente riconosciuto come scherno razziale contro le persone asiatiche. L’immagine è inoltre accompagnata dalla caption “Mangiando con un cinese”.
Le persone l’hanno immediatamente riconosciuta e lo screen ha fatto il giro del web, scatenando reazioni avverse, soprattutto da Paesi come Giappone, Cina e Korea del Sud, ma anche all’interno della Finlandia stessa.
Dzafce ha provato inizialmente a giustificarsi, spiegando in un post pubblicato l’8 dicembre che in quella foto si stava in realtà massaggiando testa e occhi, doloranti per un forte mal di testa, e che la descrizione era stata aggiunta a sua insaputa da una sua amica, che la stava dunque prendendo in giro.
Ma ormai la polemica era scoppiata, e aveva raggiunto livelli ben più alti del semplice mainstream.
La Miss Finland Organization, infatti, messa al corrente dell’accaduto, ha dichiarato che questo non poteva essere un comportamento compatibile con ciò che rappresenta Miss Finlandia e l’immagine che deve dare del Paese. Per questi motivi, l’11 dicembre la corona è stata ritirata a Sarah Dzafce, ed è stata affidata invece al secondo posto Tara Lehtonen, che ha assicurato di rispettare il ruolo affidatogli con dignità e responsabilità.
Questa mossa ha però suscitato ulteriori spaccature: una parte della politica finlandese, infatti, si è sollevata in difesa della ragazza, condannando la severità della punizione. Un gruppo di parlamentari legati al Partito dei Finlandesi (formazione di destra radicale) è addirittura arrivato a postare delle foto in cui ripetevano il medesimo gesto, in segno di “solidarietà”.
Ancora più indignazioni hanno fatto seguito, costringendo il Primo Ministro Finlandese Petteri Orpo, il 17 dicembre, a scusarsi con i Paesi asiatici, a nome dell’intera nazione, per aver leso la loro reputazione con atteggiamenti discriminatori.
Sarah Anjelica Dzafce nasce il 9 dicembre 2002 a Oulu, in Finlandia. La madre è finlandese mentre il padre kosovaro. Queste origini miste sono state nei concorsi proprio uno dei suoi cavalli di battaglia, che le ha permesso di presentarsi come “ragazza dalla forte identità multiculturale” (oggi la stessa frase lascia dell’amaro in bocca).
Aveva già iniziato, ancor prima di Miss Finlandia, la sua carriera come modella e concorsista, partecipando ad esempio nel 2022 a Miss Supranational Finland, dove ha vinto il premio “People’s Choice”.
Quando non sfila invece è manager di turno e cameriera in alcuni ristoranti tra Kuopio e Helsinki.
Ovviamente, in questo momento, le vittorie e la stima che aveva conquistato dal pubblico finlandese sono state completamente sovrastate dalla bufera mediatica.
Dzafce si è mostrata profondamente (e a detta di alcune persone anche sinceramente) dispiaciuta. In un secondo post su Instagram, si è scusata in finlandese, scrivendo di capire perfettamente che il titolo affidatogli non è solo una corona, ma una responsabilità nei confronti dell’immagine pubblica del Paese. Capiva di aver offeso e fatto dispiacere molte persone, e di ciò si pente immensamente, spiegando che cercherà di imparare il più possibile da questa situazione.
Questo post non ha calmato abbastanza la tempesta, e molti si sono lamentati del fatto che non fosse scritto in inglese, nonostante le persone offese si trovassero principalmente al di fuori del Paese: insomma come se si stesse scusando più con la Finlandia che con le reali vittime.
E ciò non è bastato a bloccare la revoca del titolo. Nonostante tutto, ha recentemente partecipato a una conferenza stampa: questa volta le scuse sono arrivate sia in inglese che in cinese mandarino. Ora invece si è ritirata nel silenzio.
La vicenda è sicuramente complessa, ma una cosa è chiara: l’impronta digitale che lasciamo su internet è reale. Tutto ciò che postiamo diventa automaticamente dominio pubblico, un dettaglio che spesso tendiamo a dimenticarci. E le conseguenze possono pure arrivare a raggiungere livelli diplomatici internazionali, proprio come in questo caso.
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