Chi è José Kast, il nuovo Presidente Repubblicano del Cile (mai così a destra dai tempi della dittatura)

Personaggio controverso, la sua elezione segna una delle più grandi svolte a destra del Paese dopo la fine della dittatura.

Il Cile ha un nuovo presidente: José Antonio Kast, politico di estrema destra e leader del Partito Repubblicano cileno.

Le elezioni si sono tenute il 14 dicembre 2025, e ha battuto con il 58% dei voti l’opponente di sinistra Jeanette Jara, che ha raggiungo invece il 41%.

Una prima tornata si era già tenuta il 16 novembre, ma nessuno dei candidati era riuscito a ottenere più del 50%: il ballottaggio tra i due principali esponenti della politica cilena ha segnato infine una delle più grandi svolte a destra dalla fine della dittatura militare nel 1990.

Il programma politico di Kast si concentra su due temi principali: sicurezza e immigrazione.

Il Cile è uno dei Paesi più sicuri del Sud America, con un leggero rialzo dei tassi di criminalità negli ultimi anni, secondo il presidente eletto legato strettamente all’incremento dell’immigrazione clandestina nel territorio nazionale.

Durante la campagna elettorale ha promesso un pugno di ferro contro qualsiasi tipo di criminalità e violenza, e l’aumento delle forze dell’ordine nei centri cittadini per garantire la sicurezza delle persone. Ma è sua intenzione anche quella irrigidire le norme sull’immigrazione, con controlli molto più rigidi alle frontiere ed espulsioni forzate, e fisicamente anche tramite la costruzione di barriere architettoniche lungo i confini.

Inoltre, punta a rilanciare l’economia nazionale con ingenti tagli alla spesa pubblica (più o meno sei miliardi di dollari in diciotto mesi, secondo la sua tabella di marcia), ma anche liberalizzando il Paese.

L’11 marzo 2026 Kast assumerà ufficialmente la presidenza, sostituendo l’uscente Gabriel Boric. Andiamo dunque a scoprire chi sarà il nuovo presidente del Cile.

Il passato e la carriera di José Kast

Classe 1966, nasce a Santiago da una famiglia di origini tedesche, e da ragazzo intraprende gli studi legali, iniziando nel ’90 la sua carriera di avvocatura.

In contemporanea prende il via anche la carriera politica: è stato deputato per più di dieci anni con il partito di centro-destra Unión Demócrata Independiente, sicuramente tra le forze più importanti nella scena politica cilena.

Proprio però per la bassa risonanza con le idee del gruppo politico, decide nel 2019 di fondarne autonomamente uno nuovo, che rispecchiasse a pieno la sua visione: crea così il Partito Repubblicano.

Kast tra l’altro aveva già tentato la presidenza in passato, candidandosi nel 2017 e nel 2021, quando perse al ballottaggio con Boric.

La vittoria attuale segna, dunque, anche il successo del giovane partito, che tra l’altro non ha la maggioranza in Congresso, cosa che probabilmente complicherà la reale attuazione del programma politico di Kast.

Nonostante la vincita, la sua figura rimane estremamente controversa per tutta una serie di motivi, legati soprattutto alle sue visioni politiche.

Oltre alle durissime posizioni sull’immigrazione, Kast ha sempre obiettato contro diritti civili, come aborto o matrimonio egualitario, sostenendo invece valori cattolici e tradizionali.

Ha poi completamente spaccato in due l’opinione pubblica spagnola dopo il suo aperto sostegno ad Augusto Pinochet. Si tratta della prima figura politica a commentare positivamente, pubblicamente, l’ex dittatore, suscitando scandalo e preoccupazione in tutto il Paese.

Per la recente vittoria Kast ha ricevuto le congratulazioni dal Presidente americano Donald Trump, dal Presidente argentino Javier Milei, e dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che auspica un rafforzamento dei rapporti bilaterali tra i due Paesi. Fortemente preoccupato invece si è mostrato il presidente colombiano Gustavo Petro, che in passato aveva già definito Kast come reazionario e fascista.