Un 73enne, vittima di una truffa che gli ha fatto perdere tutti i risparmi e la memoria, è stato salvato dalla sua passione per la Roma.
Non ricordava niente, nemmeno il suo nome, l’uomo di 73 anni ritrovato sotto shock al Circo Massimo.
Era stato truffato, e la perdita di 18.000 euro, causata da un SMS ingannevole, aveva spinto l’anziano a lasciare un biglietto d’addio e ad allontanarsi dalla propria casa in uno stato di profondo sconforto.
È stato nondimeno il suo amore per la Roma, impossibile da scordare, a riaccendere i ricordi e a permettere di rintracciarlo e riportarlo dai suoi cari.
Un addio scritto di fretta e la truffa
Tutto ha avuto inizio venerdì scorso, quando l’uomo era uscito dalla sua abitazione a Primavalle, lasciando un biglietto d’addio: “Mi tolgo di torno, non servo più a nulla.”
La causa di questo gesto disperato è stata la truffa, in cui il 73enne era caduto rispondendo a un SMS apparentemente proveniente dalla sua banca. In pochi istanti, tutti i risparmi di una vita sono stati prosciugati.
I familiari, disperati, hanno cercato l’uomo ovunque, chiedendo aiuto anche alla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”.Giorni di ricerche, però, non avevano dato alcun risultato, fino a quando una svolta inaspettata ha cambiato tutto.
Il ritrovamento al Circo Massimo
È stato al Circo Massimo che l’uomo, disorientato e infreddolito, si è avvicinato agli agenti della Polizia Locale del I Gruppo Centro Storico. “Ho freddo”, ha sussurrato, cercando aiuto.
Gli agenti lo hanno subito portato in auto, conducendolo presso il comando per dargli ristoro e iniziare a capire chi fosse.
Purtroppo le prime domande non hanno sortito alcun effetto. L’uomo infatti non riusciva a ricordare il proprio nome, né dove abitasse. Appariva smarrito, come se il peso della truffa e della disperazione avessero cancellato ogni frammento della sua identità.
La domanda giusta ed il lampo di memoria
Poi, quasi per spezzare la tensione, uno degli agenti gli ha fatto la domanda giusta : “Di che squadra sei?” La risposta è arrivata fulminea, quasi con orgoglio: “So da’ Roma, vedi un po’.”
Una frase semplice ma potente, che ha acceso una scintilla nella mente dell’uomo. Poco a poco infatti, i ricordi hanno iniziato a riaffiorare.
Ha raccontato di aver dormito alla stazione Termini nelle notti precedenti, cercando rifugio. Poi ha ricordato alcuni dettagli fondamentali che hanno permesso alla polizia di risalire alla sua identità e di rintracciare i familiari.
La riunione con la famiglia
Poco dopo, i figli dell’uomo sono arrivati al comando per riabbracciare il padre. La commozione ha preso il sopravvento, quella che sembrava una storia destinata a finire tragicamente ha avuto invece un lieto fine. La famiglia ha potuto riportarlo a casa, iniziando il percorso per aiutarlo a superare il trauma della truffa.