Una sola prova scritta e nessuna laurea richiesta, il concorso mira ad ampliare l’organico del Ministero della Cultura.
Giovedì 11 dicembre è stato pubblicato un bando di concorso dal Ministero della Cultura aperto a quasi duemila diplomati.
L’obbiettivo è quello di reclutare 1.800 persone da assumere a tempo pieno e indeterminato.
Il concorso mira alla ricerca di due figure professionali principali.
La prima è quella di “Assistente per la tutela, accoglienza e vigilanza“, che si occuperà della promozione culturale, della gestione dei servizi e della protezione del patrimonio.
I posti disponibili per questa posizione sono 1.500, e i vincitori entreranno a fare parte della categoria professionale “Promozione e Gestione dei servizi culturali ed educazione al patrimonio”.
Altri 300 posti saranno riservati invece alla seconda figura, quella di “Assistente tecnico per la tutela e per la valorizzazione del patrimonio culturale”, appartenente alla categoria “Tecnico-specialistica per la valorizzazione del patrimonio culturale”.
Questo concorso fa parte di un più grande piano di potenziamento dell’organico del Ministero della Cultura, volto proprio alla salvaguardia del patrimonio nazionale, e offre posti fissi nella pubblica amministrazione, con la possibilità di crescita professionale.
Concorso per diplomati al Ministero della Cultura, chi e come?
Il bando è aperto a chiunque sia in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado (quindi un qualsiasi diploma di maturità), conseguito in un istituto statale, paritario o comunque legalmente riconosciuto.
La partecipazione è aperta anche a coloro che hanno conseguito la maturità all’estero, a patto che il titolo sia equivalente o equipollente a quello italiano.
Può partecipare chi è cittadino italiano, oppure cittadino di uno Stato membro dell’Unione Europea, oppure familiare di cittadino UE con diritto di soggiorno, oppure cittadino di Paesi terzi con permesso di soggiorno europeo per soggiornanti di lungo periodo o status equiparato.
È richiesto il godimento dei diritti civili e politici e l’assenza di provvedimenti che impediscano l’accesso al pubblico impiego.
Non devono esserci condanne penali definitive incompatibili con il pubblico impiego o destituzioni, dispense o licenziamenti da una Pubblica Amministrazione.
È necessaria anche l’idoneità fisica all’impiego, che verrà accertata prima dell’assunzione.
Sono inoltre previste delle riserve di posti per persone con disabilità, volontari delle Forze Armate, oppure volontari che hanno appena concluso il servizio civile.
La domanda può essere fatta soltanto per uno dei due profili, e deve essere presentata esclusivamente online tramite il Portale InPA, a cui si accede tramite identità digitale, entro e non oltre le 23:59 del 10 gennaio 2026.
Il concorso prevede una sola prova scritta, a risposta multipla, composta da 40 quesiti che devono essere risposti in 60 minuti.
La scelta è strategica, ed è stata voluta proprio per dimezzare i tempi e rendere le procedure molto più trasparenti.
Infine, la prova si svolgerà su base territoriale: prossimamente verranno pubblicati i calendari con date e sedi per lo svolgimento dello scritto.