Bonus casalinghe 2022, di cosa si tratta? Ecco cos’è e come richiederlo

Si torna a parlare del cosidetto “Bonus Casalinghe“, un “bonus” per l’appunto destinato a uomini e donne che svolgono attività di lavoro domestico e che vogliono reinserirsi nel mondo del lavoro, acquisendo nuove competenze soprattutto digitali.

Tuttavia, sgombriamo subito il campo da equivoci: a differenza di altri bonus predisposti dal Governo, questo contributo in esame non è costituito da una somma di denaro, ma bensì dà la possibilità di partecipare gratuitamente a corsi di formazione professionale, finanziati dal ministero delle Pari Opportunità.

Vediamo dunque come funziona, in cosa consiste questo bonus, a chi è dedicato e come accedere al contributo.

Come funziona il bonus

Come detto, non si tratta di un contributo economico diretto, ma di fondi, messi a disposizione del Governo e destinati ad enti di formazione che si impegnano a organizzare dei percorsi formativi diretti al reinserimento nel mondo del lavoro di chi ne è uscito e ora vuole rientrarvi. Il tutto, ovviamente, sotto la vigilanza del Ministero delle Pari Opportunità.

I soggetti che ne hanno diritto

I percorsi formativi si rivolgono a coloro che svolgono attività in ambito domestico, sia donne che uomini, anche se in fase di iscrizione le donne hanno una via prioritaria. L’unico requisito necessario per poter essere ammessi al beneficio è quello di aver stipulato un’assicurazione contro gli infortuni domestici, messa a disposizione dall’Inail.

Quali sono i corsi offerti

In prevalenza, i corsi riqualificativi offerti dal Ministero vertono sul digitale. Il bando indetto dal Ministero espressamente richiedeva agli enti di proporre offerte formative che fossero rivolte all’acquisizione di competenze digitali in diversi ambiti quali: alfabetizzazione su informazioni e dati, creazione di contenuti, comunicazione e collaborazione, sicurezza, servizi al cittadino, gestione domestica. Ogni corso deve contenere obbligatoriamente tutti questi settori.

Come partecipare

Per iscriversi, è necessario rivolgersi direttamente agli Enti che organizzano i corsi. L’elenco ufficiale non è stato ancora diffuso dal Ministero, nonostante il bando sia scaduto a Marzo, ma dovrebbe essere reso pubblico tra pochi giorni.

Per quanto riguarda le modalità di fruizione, i corsi sono tutti fruibili in modalità telematica tramite webinar di almeno 3 ore per argomento trattato e si svolgono in un periodo di massimo 12 mesi. Non vi è obbligo di frequenza ed è prevista una valutazione finale sulle competenze realmente acquisite.