Un corpo celeste è entrato nell’atmosfera terrestre nella sera di San Valentino portando con se una scia che ha lasciato a bocca aperta tutti gli innamorati con gli occhi rivolti al cielo.
In particolare sono state Puglia e Basilicata le regioni interessate dal fenomeno. Una massa di circa 2,5 chilogrammi che avrebbe compiuto una traiettoria da Bari a Matera.
E sulla rete non mancano le innumerevoli fotografie.
Ma i social network non sono gli unici ad aver documentato il passaggio del corpo celeste.
Grazie alle camere fish-eye della rete Prisma – la rete italiana per lo Studio delle Meteore e dell’Atmosfera dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) – gli esperti sono riusciti a stabilire l’istante esatto del suo passaggio, avvenuto alle 18:58 del 14 febbraio 2023.
L’oggetto avrebbe illuminato i cieli per alcuni secondi – dai 2 ai 4, secondo le stime degli osservatori nazionali che hanno testimoniato il suo passaggio – per poi disintegrarsi a causa dell’attrito.
Centinaia sono state le segnalazioni che hanno preceduto gli studi degli esperti. Non è certo la prima volta che si assiste ad un fenomeno di tale portata, però gli avvistamenti questa volta hanno attraversato gran parte dell’Italia, dalla Sicilia al Lazio.
Adesso si indaga sulla sua provenienza e si spera che il corpo possa aver lasciato dei detriti analizzabili sul suolo terrestre.
Via alla caccia al tesoro
Secondo le prime stime si pensa che la distruzione provocata dall’attraversamento della massa celeste nell’atmosfera possa aver permesso alcuni lasciti sul terreno terrestre. Un meteorite forse, di una massa ipotizzabile di 200 grammi, il quale costituirebbe una fonte preziosa per poterne indagare la provenienza e la presenza di sostanze uniche.
Solitamente i bolidi hanno un’origine asteroidale che lascerebbe ipotizzare una provenienza nella fascia collocata tra Marte e Giove. Nonostante ciò, tutto è ancora in fase di accertamento.
Si è trattato però sicuramente di un bolide luminoso di colore verde. In termini astronomici si utilizza il termine bolide per riferirsi ad un oggetto che ricorderebbe un proiettile, ovvero una meteora di elevata luminosità e di magnitudine negativa. Esso è classificabile scientificamente come meteoroide, ovvero frammento di metallo di dimensioni variabili (fino a circa 100 metri di diametro) che una volta entrato in contatto con l’atmosfera si frammenta, distruggendosi, e da vita a scie luminose chiamate meteore.
Un fenomeno similare si è osservato anche in Francia nella giornata di lunedì 13 febbraio 2023, quando una “palla illuminata che illuminava il cielo a giorno” – come è stata descritta – di circa 1 metro ha attraversato il Canale della Manica a una velocità di circa 75.000 chilometri orari.