Il tema della prostituzione in Europa viene trattato in maniera differente da paese a paese. In alcuni le prestazioni sessuali a pagamento sono totalmente illegali, in altri la prestazione è legale, ma vengono puniti i casi di favoreggiamento. Pertanto, la regolamentazione della prostituzione in Europa non è uniforme.
Nel caso specifico dell’Italia, la prostituzione di per sé è legale, e addirittura non viene pienamente regolamentata. Ciò che invece viene considerato illegale sono attività quali l’esercizio di case chiuse, lo sfruttamento della prostituzione e il favoreggiamento. Questo tipo di approccio può essere definito “abolizionista” e consiste nel non punire l’atto né l’acquisto di prestazioni sessuali, ma al tempo stesso nel non regolamentarli. Mentre si puniscono le attività ad essa legate, come quelle menzionate sopra. Questo modello è molto diffuso nell’Europa occidentale: Italia, Spagna, Portogallo, Regno Unito…
Recentemente, il premier spagnolo Pedro Sanchez, intente rendere fuori legge e punibile la prostituzione in Spagna. Sanchez ha affermato che la pratica “schiavizza” le donne, e per tale motivo vuole criminalizzarla.
In alcuni paesi essa è legale e regolamentata. È il caso di Austria, Germania, Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Svizzera. In tutti questi paesi dell’Europa centrale, l’atto di prostituirsi è legale, ma in alcuni di loro – Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia – è vietato operare in case di tolleranza, in forme di sfruttamento della prostituzione e prostituzione minorile. Vanno controcorrente Liechtenstein, in cui la prostituzione risulta essere illegale ma viene tollerata dalla polizia fintanto che non diventi prostituzione di strada, e Slovenia, dove la prostituzione di strada è illegale ma l’esercizio di case chiuse è stato depenalizzato nel 2003.
Per quanto riguarda l’Europa orientale, la prostituzione in sé è legale solo in Armenia e Bulgaria, dove però è punibile lo sfruttamento della prostituzione e la gestione di una casa di tolleranza. In Romania invece è stata depenalizzata, e il governo aveva preso in considerazione la sua totale legalizzazione, ma molte associazioni sono contrarie in quanto la vedono come un’altra forma di violenza contro le donne e le ragazze. In altri paesi, come in Bielorussia, Moldavia, Russia, Ucraina, Bosnia-Erzegovina e Albania, essa è illegale. Alcuni di questi ultimi però, sono tra i paesi maggiormente coinvolti nel traffico di esseri umani volto alla prostituzione in altri paesi, a causa della loro povertà economica.
In Europa settentrionale, è legale in Danimarca, Estonia, Irlanda e Lettonia. E, come in alcuni dei casi precedenti, ad essere punite sono le attività che prevedono sfruttamento, ingaggio, e gestione di case chiuse. Invece, in Islanda, Norvegia e Svezia, è illegale pagare per ricevere prestazioni sessuali, pertanto viene punito penalmente il cliente. Infine, in Lituania l’esercizio dei bordelli è illegale e la legge punisce sia i clienti sia le prostitute.
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