Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook
“La nostra azienda ora è Meta“. Con queste parole il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ha annunciato ieri, durante l’evento Facebook Connect, la nuova identità della sua società. Facebook ora ha un nuovo nome – Meta, appunto – e un nuovo logo – un infinito blu, leggermente deformato.
Il nome “Facebook” rimarrà attivo, ma identificherà solo l’omonimo social network e non più l’intera compagnia. Anche Instagram e WhatsApp, di proprietà del gruppo Facebook, manterranno i loro nomi attuali.
Il rebranding è stato spiegato da Zuckerberg alla luce degli ultimi, ambiziosi progetti della società. “Tutti i nostri prodotti, comprese le nostre app, ora condividono una nuova visione: contribuire a dare vita al metaverso” ha detto. “Ora abbiamo un nome che riflette l’ampiezza di quello che facciamo” (la Repubblica).
I tempi del cambiamento, tuttavia, sono significativi. Meta, infatti, nasce appena un mese dopo l’ultimo scandalo che ha minato la reputazione di Facebook: a settembre il Wall Street Journal ha pubblicato un’ampia inchiesta che ha fatto luce sul lato più oscuro dei social di Zuckerberg. Basandosi su molti documenti riservati, ottenuti grazie a Frances Haugen, ex dipendente di Facebook, il Wall Street Journal ha accusato Instagram di avere un impatto negativo sulla salute mentale delle adolescenti e Facebook di favorire i post divisivi.
Meta, quindi, arriva giusto in tempo per aiutare la società a smarcarsi da queste polemiche e a dividere il social network dalle altre attività. Del resto, si tratta di una rivoluzione solo estetica e formale, perché la struttura interna della società rimarrà la stessa.
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