Cultura

Perché Edith Bruck ha rifiutato un premio ad Anzio?

“La ringrazio ma non posso accettare il Premio per la Pace dove è in fermento la nostalgia attiva dell’epoca più vergognosa, incancellabile per chi l’ha vissuta”. Con queste parole si conclude la lettera aperta che la scrittrice Edith Bruck ha inviato al sindaco di Anzio (provincia di Roma), Candido De Angelis. In questo modo Bruck ha motivato il suo rifiuto del Premio per la Pace che la città avrebbe voluto assegnarle. La consegna del riconoscimento era prevista per il 20 gennaio 2022, ricorrenza dello sbarco ad Anzio degli Alleati nel 1944, ma la vincitrice non intende essere presente.

Edith Bruck, da Auschwitz all’Italia

Nata nel 1931 in Ungheria, ultima figlia di una numerosa famiglia ebrea, Edith Steinschreiber viene catturata dai nazisti nel 1944. Ha appena tredici anni quando conosce l’orrore dei campi di sterminio: Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen e altri ancora. Tutta la sua famiglia finisce nei campi, ma solo Edith e una delle sorelle si salvano.

Una volta finita la guerra, Edith torna brevemente in Ungheria, dopodiché raggiunge il neonato Stato di Israele, dove si sposa. Così acquisisce il cognome Bruck, con il quale tutt’oggi firma le sue opere.

Nemmeno Israele, tuttavia, risponde alle aspettative della donna, che nel 1954 arriva in Italia. Stavolta, la sistemazione è definitiva: in Italia Edith si stabilisce a Roma, dove vive ancora oggi, ed esordisce come scrittrice.

Il suo primo libro, Chi ti ama così, pubblicato da Lerici nel 1959, apre una brillante carriera letteraria che continua nel presente: l’ultimo romanzo di Bruck, Il pane perduto (La nave di Teseo, 2021), ha vinto il Premio Strega Giovani e il Premio Viareggio, due dei massimi riconoscimenti letterari italiani.

Anzio e la cittadinanza onoraria a Mussolini

Dietro il rifiuto del Premio per la Pace della città di Anzio da parte di Edith Bruck c’è un problema di incompatibilità. La città laziale, infatti, non ha mai revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.

Dal 1924 il dittatore è cittadino onorario di Anzio e nel dopoguerra “Questo argomento non è mai stato discusso in Consiglio comunale” ha dichiarato De Angelis (Il Fatto Quotidiano). “Prima di me ci sono stati tre sindaci comunisti, due socialisti, uno repubblicano, uno Ds e nessuno l’ha mai revocata”.

Per De Angelis, la decisione di Bruck è un affronto alla città: “Se Edith Bruck non accetta il nostro premio, che avevamo pensato con duemila ragazzi come facciamo tutti gli anni, fa una mortificazione non a me, ma alla nostra città, medaglia d’oro al merito civile”.

 

 

Sara Bichicchi

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