Continua la polemica sulla “Tampon Tax”: se ne fa portavoce la cantante Francesca Michielin. Il suo post, però, viene attaccato e sminuito: a difenderla la “filologa e attivista Siciliana esibizionista” Valeria Fonte.
Nonostante l’ultima misura di bilancio adottata dal governo italiano, che prevede la riduzione dell’iva sugli assorbenti al 10% ( ma non al 4%, come era stato chiesto), la questione Tampon Tax resta motivo di scontento.
La cantante 26enne lancia la provocazione su Twitter: “E anche oggi, come ogni mese, ho speso i miei 15 euro di assorbenti (tre pacchi di media mi servono)”.
“Del resto – aggiunge la Michielin – avere il ciclo è un lusso, è uno sfizio, come voler bere spumante, andare in vacanza, comprarsi le sigarette o un nuovo smartphone, no?”
I commenti, giudicati estremamente fuori luogo dall’artista, sono stati per lo più inviti ad utilizzare la coppetta mestruale anziché gli assorbenti veri e propri, consigli su quale marca preferire e, addirittura, inviti a farsi visitare da un ginecologo. “Tre pacchi sono troppi, magari c’è qualcosa che non va”.
La risposta è stata semplice e diretta: My body, my choice.
Valeria Fonte difende Francesca Michielin su Instagram
Chi è Valeria Fonte? La sua Bio su Instagram recita: “Parlo troppo e a molt3 non piace. Mi arrabbio spesso e ci metto il culo”.
Dott.ssa in Lettere presso l’Alma Mater di Bologna, Valeria Fonte utilizza i suoi canali social per raccontare la sua storia come survivor e per dare voce alle sue potenti campagne femministe.
Sensualità, erotismo e consenso sono alcuni dei temi che vengono spesso spiegati e sviscerati dall’influencer, che preferisce la logica argomentativa ai meri slogan.
Ieri, 9 novembre 2021, ha pubblicato una sequenza di storie IG, per fare luce sulla matrice che ha generato i commenti al Tweet della Michielin. Di seguito le sue argomentazioni in merito.
- Si tratta di Benaltrismo: non si stava parlando dell’abbondanza del flusso mestruale. Sembra che i commenti suggeriscano qualcosa come “prima controlla che il tuo corpo funzioni bene, poi puoi lamentarti ed esprimerti”.
- L’utente medio, in questo modo, “cera di inibire il senso lecito di una lamentela, trasformandolo in senso di colpa e di inadeguatezza”.
- I consigli sono del tutto non richiesti e tendono a risultare fastidiosi. “Nel caso di giovani donne, si pensa spesso che non sappiano cavarsela da sole e non sappiano capire quali visite fare e quando”.
- In tal modo, si riesce a distogliere l’attenzione dal tema principale: l’iva sugli assorbenti. Il focus si sposta sui flussi “troppo” abbondanti. “Il gioco è fatto: abbiamo abbandonato il telecomando sotto il bracciolo del divano”.