C’è una donna, in Messico, che si è guadagnata il soprannome di “regina della droga“. Lei è Rosalinda González Valencia, 59 anni, membro chiave del clan Jalisco Nuova Generazione, uno dei gruppi criminali più potenti e violenti del Messico. Il suo arresto, avvenuto nei giorni scorsi, è quindi “un colpo significativo alla struttura finanziaria del crimine organizzato” secondo il ministero della Difesa messicano.
La donna ha diverse accuse a suo carico, tutte legate al traffico di droga e alla gestione di denaro per un gruppo criminale. Il CJNG, appunto, guidato da suo marito Nemesio Oseguera Cervantes, altrimenti conosciuto come “El Mencho”.
Sulla testa dell’uomo pende una taglia da 10 milioni di dollari, posta dagli Stati Uniti nel 2018, eppure El Mencho è ancora latitante. E secondo Mike Vigil, ex capo dell’antidroga statunitense che ha coniato per Rosalinda il soprannome “regina della droga”, proprio la donna potrebbe ricoprire un ruolo fondamentale. “Lei ha tutte le chiavi, tutta la fiducia di El Mencho, tutte le informazioni ed era responsabile del riciclaggio del denaro del cartello” ha dichiarato Vigil (The Guardian).
Il clan Jalisco è attivo in Messico e negli Stati Uniti, dove spaccia grandi quantità di droghe. Proprio negli USA sono detenuti due dei figli di González. Si tratta di Jessica Johanna e Rubén “El Menchito” Oseguera González, membri dello steso gruppo criminale dei genitori. Jessica Johanna è stata condannata per traffico di droga a giugno, mentre El Menchito è in carcere in attesa del processo.
La coincidenza temporale tra la loro detenzione e l’arresto della madre ha attirato l’attenzione delle autorità. Non è escluso, infatti, che la regina della droga si sia fatta catturare intenzionalmente, per cercare di mettersi in contatto con i figli.