Ci ha lasciati oggi, giovedì 9 dicembre, la regista Lina Wertmüller, prima donna nella storia ad essere candidata all’Oscar.
La Wertmüller si è spenta questa notte, alla veneranda età di 93 anni, nella sua casa romana.
Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich nasce il 14 agosto 1928, da una famiglia di origini svizzere.
Sin da giovane, la Wertmüller ha dimostrato di avere un carattere forte e deciso, a tal punto da essere considerata, per sua stessa ammissione, una studentessa burrascosa.
Prima di iniziare a studiare teatro a 17 anni, la regista fu cacciata da ben 11 scuole, per la sua condotta poco… mansueta.
Fu molto presto autrice e regista di molti progetti teatrali e cinematografici, tra cui Giamburrasca, insieme a Rita Pavone.
Prima di debuttare con il suo primo film, I Basilischi (1973), negli anni ’60 Lina Wertmüller fu aiuto regista di Federico Fellini per la realizzazione di La Dolce Vita e 8 e mezzo.
Addio alla geniale Wertmüller: l’applauso della Camera
La notizia della morte dela regista, data dal deputato Iv Luciano Nobili, è stata accompagnata da un lungo applauso da parte dei presenti nell’aula della Camera.
Nel proprio discorso davanti ai colleghi, Nobili ha ripercorso uno ad uno i momenti che hanno reso la Wertmüller indimenticabile: “Nel 1977 è stata la prima donna a essere candidata al premio Oscar per la regia con il film ‘Pasqualino settebellezze’, ben prima di Jane Campion, Kathryn Bigelow o Sofia Coppola che in seguito hanno riconosciuto come l’esempio e il lavoro di Lina Wertmuller fosse stato così importante.”
“Nel 2020 ebbe l’Oscar alla carriera, – ha poi aggiunto il deputato – un riconoscimento importantissimo che ha onorato il suo cinema, il suo lavoro e il nostro Paese. Credo che tutti gli italiani la ricorderanno per i suoi film, la sua intelligenza e il carattere e la sua grande capacità di coniugare impegno politico, ironia e grande successo popolare“.