A Terni, nella giornata di lunedì 28 Febbraio, un’altra densa e spaventosa colonna di fumo nero si è elevata a partire dal tardo pomeriggio sulla città; la seconda dopo quella che il 20 Febbraio era scaturita dall’incendio della Ferrocart di Maratta, azienda impegnata nel recupero di rifiuti.

Questa volta il rogo ha avuto origine nell’area esterna di un ‘azienda di trasporti, nella zona industriale di Terni, lungo la strada di Sabbione.

Secondo i primi resoconti dei vigili del fuoco le forti fiamme avrebbero preso avvio dall’incendio di bancali di legno e materiali plastici .

La colonna di fumo nera è stata a lungo visibile in più angoli della città; i vigili del fuoco del comando provinciale di Terni sono stati obbligati a chiedere rinforzi anche da Perugia e Rieti per riuscire a domare l’incendio.

Le operazioni sono infatti state rese più complicate a causa della presenza di un forte vento.

Misure adottate dal comune

Già in occasione dell’incendio alla Ferrocart, il comune aveva ordinato la chiusura delle scuole per un giorno a livello precauzionale a causa di un forte aumento nell’aria dei livelli di diossine, ancora non è stato invece reso noto l’impatto sul suolo.

Confermata anche in questa occasione la chiusura delle scuole prevista per la giornata di martedì 1 Marzo 2022.

Sempre in virtù del principio di precauzione e in attesa delle valutazioni sui dati di qualità dell’aria è stata individuata un’area con raggio di 5 chilometri dal luogo dell’incendio all’interno della quale dovranno essere rispettati i seguenti divieti: divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati, divieto di raccolta e consumo di funghi spontanei, divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile, divieto di utilizzo di foraggi e cereali destinati agli animali.

Inoltre si raccomanda ai cittadini che vivono nel raggio di cinque chilometri dal rogo di tenere chiuse le finestre fino al completo spegnimento dell’incendio.