Nel giorno dedicato alle Donne, il pensiero va inevitabilmente anche a tutte quelle donne che hanno fatto la storia di una comunità.
Nel caso di Rita Levi Montalcini addirittura di due: quella scientifica (ricevette il Premio Nobel per la medicina nel 1986 per le sue ricerche sul fattore di crescita nervoso) e quella italiana (venne nominata senatrice a vita nel 2001 dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi).
A dieci anni dalla sua scomparsa, Roma dedica una strada a questa scienziata e donna straordinaria.
La targa verrà scoperta oggi, martedì 8 marzo 2022, in onore della Giornata Internazionale della donna, dal sindaco Roberto Guarnieri.
Biografia
Nata a Torino il 22 aprile 1909, la Montalcini manifesta fin dall’infanzia un profondo interesse nei confronti della scienza.
In seguito alla morte, causata da un cancro, dell’amata governante Giovanna Bruatto, la scienziata deciderà di intraprendere studi medici iscrivendosi alla facoltà di Medicina dell’Università di Torino nel 1930, laureandosi a pieni voti nel 1936.
Quando nel 1938 vengono promulgate anche in Italia le leggi razziali, essendo ebrea, si rifugia in Belgio dove si specializza in neurologia.
Tornando con la famiglia in Italia solo nel 1940 prima a Torino, poi nascosta, a Firenze.
Dopo la guerra volò negli Stati Uniti per proseguire le sue ricerche e lì rimase per trent’anni.
Negli anni ’50 scoprì la molecola NGF che si rivelò fondamentale per comprendere il funzionamento delle cellule affette da patologie come l’Alzheimer o il Parkinson.
Questa scoperta e i suoi successivi sviluppi le valsero, nel 1986, il Premio Nobel per la Medicina.
Il 1º agosto 2001 è stata nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi “per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale”.
Una scienziata e una donna indimenticabile, che con la sua tenacia, il suo carisma e le sue abilità straordinarie ha ispirato e continuerà ad ispirare generazioni di giovani donne.