Rimarrà sicuramente negli annali di storia della disciplina la prima manche dello slalom di Flachau, teatro dell’ultima apparizione in Coppa del Mondo di Manfred Moelgg
Il trentanovenne originario di Brunico ha coronato la sua splendida carriera omaggiando tifosi e addetti ai lavori con un arrivo indimenticabile: “Manny” si è fermato poco prima della linea del traguardo finale , ha tolto gli sci ed è sprofondato nel caloroso abbraccio dei colleghi e amici che lo attendevano in zona arrivo agghindati a festa.
Una grandissima emozione quella che ha invaso il pendio austriaco, travolgente a tal punto da far passare in secondo piano il disastroso risultato di squadra del gruppo azzurro.
Moelgg appende gli sci al chiodo dopo aver collezionato, dal suo debutto in Coppa del mondo avvenuto nel 2003, un totale di 20 podi, con 3 vittorie in slalom speciale, 7 secondi posti (3 in slalom gigante, 4 in slalom speciale) e 10 terzi posti (9 in slalom speciale, 1 in supercombinata).
Un addio che avviene dopo 20 stagioni e 329 partenze in Coppa del Mondo.
Ci saluta uno dei volti più amati dell’intero circo bianco, nonché punto di riferimento illustre del movimento sciistico italiano.
Tanta la soddisfazione per l’atleta, che nella sua carriera ha dovuto affrontare tanti momenti difficil che l’hanno privato di alcune possibilità di successo e che, in certi momenti, hanno condizionato il suo rendimento.
Nell’Agosto del 2014, durante la preparazione di quella stagione, una lesione al tendine di Achille che lo costrinse a sottoporsi ad un intervento chirurgico che gli fece saltare la prima parte della stagione.
Nel Gennaio 2020, durante lo slalom gigante di Adelboden, la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro.
Difficoltà che però rendono ancora più straordinaria questa vittoria e pongono in rilievo la soddisfazione data dal non essersi mai arreso ed aver sempre continuato a lottare.
I colleghi, da Strolz a Braathen, lo hanno accolto all’arrivo indossando una maglietta che riproduceva il suo volto e la scritta “Danke Manfred”.