In seguito al diffondersi persistente di queste voci ad agire sarebbero stati proprio i docenti del ‘Montale’, che hanno chiesto spiegazioni proprio al 18enne, uno studente “brillante, con una schiera di voti alti in pagella”.

Lo studente è stato quindi ascoltato dai collaboratori della dirigente, appena approdata al liceo Montale con assegnazione provvisoria: una volta da solo, la seconda in compagnia genitori, andati a colloquio di loro spontanea volontà.

Alla fine dei colloqui la decisione di inviare una segnalazione all’Ufficio scolastico regionale, che sta indagando su quanto accaduto al Montale.

Le situazione della dirigente scolastica

La dirigente dell’istituto ha confermato di essere a conoscenza dell’indagine ma ha negato tutto, trincerandosi dietro un “no comment”.

Ha poi aggiunto: “Non c’è stato nulla di nulla con il ragazzo, posso giurarlo davanti a chiunque. Mi sono rivolta ad un legale e chiarirò tutto anche con l’ufficio scolastico regionale ma in questa scuola non mi hanno mai visto di buon occhio, fin dal primo momento. Il sistema su cui si reggeva la vecchia dirigenza non mi convinceva. Ma all’inizio non ho cambiato nessun ruolo perché volevo prima rendermi conto della situazione generale. Ho sbagliato”.

Ruolo chiave adesso lo avrà l’ispettrice dell’Usr che venerdì scorso ha ricevuto l’incarico e che dovrà fare luce sui fatti denunciati.

In caso di conferma per la dirigente scatterebbe una sanzione disciplinare e non è esclusa l’ipotesi di licenziamento.