Svolta storica per Barcellona, che ha deciso di vietare il fumo in quattro delle sue spiagge più famose: niente sigarette sul lungomare di Sant Miquel, Somorrostro, Nova Icària e Nova Mar Bella, mentre al momento saranno ancora consentite a Sant Sebastià, la famosa spiaggia per nudisti.
Entrata in vigore del decreto, in cosa consiste?
Il decreto sarà in vigore dal 29 maggio al 12 settembre.
In caso di successo del progetto, l’anno prossimo dovrebbero essere incluse le altre sei spiagge della città, nonché i parchi e le fermate degli autobus.
Il divieto, che per ora non prevede multe per i trasgressori, ha l’obbiettivo di migliorare la scarsa qualità dell’aria della città.
Ogni anno circa 2.200 cittadini sono vittime di malattie legate al fumo, quasi il 14% della popolazione totale, senza contare il danno ambientale provocato dai milioni di mozziconi di sigarette scartati ogni anno che rilasciano particelle di arsenico, ferro, nichel e cadmio.
Mentre è improbabile che la mossa sia popolare tra i circa 10 milioni di dichiarati tabagisti stimati in Spagna, la marea dell’opinione popolare guarda l’iniziativa con positività.
Il divieto di fumare al chiuso, entrato in vigore nel 2012, è stato accolto con favore sia dai ristoratori che dai loro clienti, il Comune non si aspetta quindi una seria opposizione in seguito all’estensione della proposta alle spiagge e ad altri spazi aperti.
Nel piano iniziale era compreso anche il progetto di vietare il fumo nelle terrazze dei locali ma, proteste degli esercenti a parte, esso è stato accantonato a causa della situazione Covid, che ha reso questi luoghi vitali per la sopravvivenza di bar e ristoranti.
In rispetto delle restrizioni imposte dalla regione della Catalogna, il fumo all’aperto è comunque vietato ovunque non sia possibile mantenere le distanze sociali.
I promotori del decreto sono piuttosto sicuri dell’effettiva utilità del progetto da loro proposto, Barcellona non è infatti la prima città in Spagna a vietare il fumo delle sigarette in spiaggia.