dolori mestruali

Tre giorni di congedo al mese per le donne che soffrono di dolori mestruali forti e debilitanti. La proposta di legge è stata avanzata in Spagna ed è stata accolta positivamente da tutte le associazioni femministe. Vediamo nel dettaglio il contenuto della proposta

I dettagli della proposta

La Spagna potrebbe diventare il primo paese occidentale ad adottare un provvedimento di questo genere: la proposta è quella di istituire un congedo “speciale” dalla durata di tre giorni per tutte quelle donne che soffrono di dolori mestruali talmente forti da debilitarle del tutto.
Pochissimi sono i paesi dove è presente una legislazione in tal senso: Giappone, Corea del Sud, Indonesia e Zambia.

Entrando più nel dettaglio, la proposta di legge spagnola si inserisce in un contesto di più ampie riforme che riguardano i diritti e la salute delle donne: al suo interno, infatti, troviamo una disposizione volta a garantire la gratuità degli assorbenti per le donne meno abbienti, l’eliminazione dell’iva sugli stessi e anche un nuovo regime dell’interruzione di gravidanza.

La Ministra spagnola per l’eguaglianza e contro la violenza di genere, Ángela Rodríguez, ha illustrato alla stampa il senso e i motivi del provvedimento: “i diritti legati alla salute mestruale non sono mai stati discussi e già questo è un dato. C’è poi la questione dei costi degli assorbenti e di come una donna su quattro non se li possa permettere”, ha detto.

Questo provvedimento si rivolge a tutte quelle donne che, nel corso del ciclo mestruale, soffrono di dismenorrea, mal di testa, febbre, dolori, nausea vomito e diarrea. Tutti sintomi, com’è facilmente intuibile, che rendono impossibile lavorare.

E in Italia?

Nel nostro paese esiste già dal 2016 una proposta quasi identica a quella spagnola, ma la proposta di legge si è arenata in Parlamento e, ad oggi, non ci sono notizie circa una – eventuale – riproposizione.
Si stima che almeno il 60% delle donne abbia sperimentato nel corso della sua vita dei dolori mestruali forti, tali da rendere impossibile recarsi a scuola oppure a lavoro. Appare dunque evidente come una legge sia necessaria anche nel nostro paese, anche al fine di raggiungere il fondamentale traguardo della parità di genere.

L’auspicio è che la Spagna possa essere da apripista, per l’adozione di analoghi provvedimenti anche in altri Stati del Vecchio Continente, inclusa l’Italia.