Tensioni tra Serbia e Kosovo: cosa sta succedendo? Che cos’è la comunità delle municipalità serbe?

Negli ultimi anni, la situazione in Kosovo tra la minoranza serba, di circa 100 mila persone su 1,8 milioni, e la maggioranza albanese è ancora tesa.

Il governo del Kosovo ha deciso di rimandare di un mese l’obbligo per tutti di usare nel territorio nazionale targhe kosovare al posto di quelle serbe. Quest’ultime, sono ancora molto usate dalla minoranza serba del Kosovo, la quale costituisce ancora una maggioranza in alcune aree del nord.

La decisione ha scatenato rivolte e proteste da parte di centinaia di persone di etnia serba. Tanto è vero che avevano parcheggiato i loro mezzi al confine tra Kosovo e Serbia.

A causa della misura, infatti, la polizia ha dovuto chiudere i due principali passaggi di confine impedendo gli spostamenti alle persone.

La NATO, presente nel paese con una missione di pace, ha spinto il primo ministro Kurti a rimandare l’entrata in vigore a causa delle tensioni.

La particolare situazione in Kosovo è data dalla sua storia e conflitti, bisogna infatti ricordare che si tratta di un ex provincia serba.

Tra il 1998 e il 1999 fu combattuta una guerra tra l’esercito jugoslavo (sotto il controllo dei serbi) e i kosovari albanesi che si ribellarono per separarsi.

La guerra terminò con l’intervento della NATO, la quale bombardò la Serbia costringendola così a ritirarsi dal territorio kosovaro.

Nel 2008 il Kosovo dichiarò l’indipendenza della Serbia. Nonostante ciò, fu riconosciuta solo dagli Stati Uniti e da un pezzo dell’UE ma non dai serbi e i loro alleati.

A rendere difficile la vita delle persone appartenenti alla minoranza serba, si aggiunge un altro accordo non ancora portato a termine.

La Comunità delle municipalità serbe

Nel 2013 sono stati firmati degli accordi a Bruxelles per la creazione di una Comunità delle municipalità serbe ma ancora oggi senza successo.

Si tratta di un’associazione pianificata di autogoverno delle municipalità con una popolazione a maggioranza serba in Kosovo.

In conformità alle competenze conferite dalla Carta europea dell’autonomia locale e dalla legge del Kosovo, i partecipanti avrebbero diritto a cooperare nell’esercizio collettivo dei loro poteri attraverso l’associazione.

L’associazione avrebbe una panoramica completa dei settori dello sviluppo economico, dell’istruzione, della sanità, della pianificazione urbana e rurale.

La Comunità avrebbe dovuto essere istituita ufficialmente nel 2015, tuttavia, è stata rinviata a tempo indeterminato per via di conflitti sulla portata delle competenze.