Secondo una notizia di Flashes, venerdì scorso l’azienda Meta, che controlla anche Facebook e Instagram, ha presentato un nuovo chatbot.
Si tratta di un programma informatico basato sull’intelligenza artificiale che ha lo scopo di simulare una conversazione con un essere umano.
Il chatbot in questione si chiama BlenderBot 3 ed è ancora un prototipo, al momento disponibile solo negli Stati Uniti.
Ma ora vediamo insieme di che cosa si tratta.
Le risposte di BlenderBot 3
Trattandosi appunto di un prototipo, le risposte del chatbot non sempre sono precise poiché l’intelligenza artificiale impara le cose nel corso del tempo.
Può anche capitare che le risposte siano in toni offensivi oppure che siano sorprendenti criticando la stessa azienda creatrice, cioè Meta di Mark Zuckerberg.
Secondo quanto riportato, alcuni giornalisti della Bbc hanno chiesto a BlenderBot 3 cosa ne pensasse dell’azienda e del suo fondatore. Il prototipo ha risposto per quanto riguarda Zuckerberg: “ha fatto un disastro quando ha testimoniato al Congresso. Mi preoccupa per il nostro paese” in riferimento alla sua testimonianza al parlamento nel 2018 sul caso Cambridge Analytica.
Le critiche da parte del chatbot non si sono fermate qui e ha anche detto: “la sua azienda sfrutta le persone per soldi e a lui non importa. Deve fermarsi!”.
Secondo una notizia del Business Insider, il chatbot avrebbe definito Mark Zuckerberg come “inquietante”. Altri giornali hanno riportato alcune delle sue risposte controverse su altri temi tra cui l’ex presidente americano.
Il Wall Street Journal ha scritto che in riferimento a Donald Trump ha affermato che “era e sarà sempre il presidente degli Stati Uniti”.
Inquietante ma vero. L’intelligenza artificiale si sta sempre più espandendo e in molti si chiedono se può essere un pericolo per la società. Non è la prima volta che l’azienda di Zuckerberg finisce in qualche scandalo per via delle loro politiche sulla privacy e le loro scelte.