Cosa sappiamo del tesoro di San Casciano? Ritrovate 24 statue di bronzo conservate per 2300 anni

San Casciano dei Bagni è teatro di una scoperta meravigliosa: 24 statue di bronzo assieme a monete e iscrizioni latine ed etrusche sono state portate a galla dal mare.

Il tesoro dovrebbe risalire ad un periodo compreso tra il II secolo avanti Cristo e il I dopo Cristo. Si tratta di una scoperta che riscriverà la storia secondo gli esperti di archeologia.

Il tesoro di San Casciano dei Bagni: di cosa si tratta?

A San Casciano dei Bagni, in Toscana, è riemerso dal fango e dall’acqua della vasche sacre un tesoro dal valore inestimabile. Si tratta di 24 statue di bronzo raffiguranti divinità, matrone, imperatori e fanciulli. Oltre a ciò sono emerse anche monete, ex voto, e numerose iscrizioni d’epoca romana e etrusca.

Secondo gli archeologi, le statue vennero realizzate da artigiani locali e sono databili ad un periodo compreso tra il II secolo avanti Cristo e e il I dopo Cristo. Il santuario dove sono state ritrovate le statue dovrebbe essere addirittura più antico di un secolo. All’epoca, le vasche sacre erano state coperte da colonne di pietra, le quali hanno contribuito a mantenere il tesoro intatto. Gli esperti si dicono meravigliati: grazie alla condizione dei ritrovamenti sarà possibile ricostruirne completamente il contesto.

Sia le statue che il resto degli oggetti ritrovati si pensa fossero possedimenti delle famiglie più benestanti del territorio. I ritrovamenti hanno permesso di apprendere nuovi dettagli sulle conoscenze della popolazione etrusca in campo medico, e il loro collegamento con il popolo romano.

Il Ministro della Cultura: “Un ritrovamento eccezionale”

Sono stati diversi gli interventi degli esperti di arte e cultura dopo gli incredibili ritrovamenti. In primo luogo il direttore generale musei del Ministero della Cultura Massimo Osanna ha commentato: “La scoperta più importante dai Bronzi di Riace, e certamente uno dei ritrovamenti di bronzi più significativi mai fatti nella storia del Mediterraneo antico“. Non c’è dubbio quindi che queste statue rappresentino un nuovo spunto per gli studi sulle antiche civiltà del Mediterraneo.

Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha definito la scoperta “un ritrovamento eccezionale” e ha aggiunto che queste statue sono la conferma che l’Italia è un paese colmo di tesori inestimabili. Gli archeologi hanno commentato con stupore come all’interno delle vasche il mondo etrusco e quello romano si fondano e convivano in armonia. Si è sottolineato come l’importanza del culto sia rimasta la stessa attraverso il tempo e abbia accomunato le tante civiltà che hanno occupato il Mediterraneo.

La prossima primavera riapriranno i cantieri e magari si potrà avere accesso ad ulteriori tesori. Per ora si va avanti con lo studio e l’incredibile processo di restauro.