È stato un veterano del ciclismo italiano.
Nato a San Bonifacio, nel veronese, nel 1971, ha corso a livello professionistico fino allo scorso 16 ottobre – quando ha terminato a 51 anni una lunghissima carriera.
Per lui – specialista delle classiche – diversi trionfi: un’edizione dell’Amstel Gold Race (nel 2004), tre della Freccia Vallone (nel 2004, 2007 e 2009) e una della Liegi-Bastogne-Liegi (nel 2004).
Parliamo di Davide Rebellin, morto a poco più di un mese dal suo ritiro, mentre continuava ad allenarsi in bici.
Secondo qunato riportato, Rebellin è stato travolto da un camion lungo la strada Regionale 11, nel territorio del comune di Montebello Vicentino (Vicenza) ed è morto sul colpo mentre l’autista non si sarebbe fermato, sebbene non si sappia se si sia accorto o meno dell’accaduto.
Ma della biografia di Rebellin abbiamo parlato in un articolo ad hoc.
In questa sede vogliamo parlare della vita privata del ciclista veneto.
Della vita di Davide Rebellin non si sa troppo: il ciclista è sempre stato abbastanza riservato sotto questo punto di vista (sebbene sui social condividesse pezzi di vita privata, soprattutto su Facebook).
In rete però è comunque possibile recuperare qualche informazione circa il suo stato civile: nel 2014 Davide Rebellin si era sposato con Françoise “Fanfan” Antonini.
Quello che possiamo vedere dando un occhio alle sua pagine social sono le sue origini monegasche (del Principato di Monaco, dove viveva con il ciclista padovano d’adozione) e la sua grande passiione per gli animali (ed in particolar modo per i gattini). A lei vanno le nostre condoglianze.
In precedenza Rebellin era stato sposato con Selina Martinello, con la quale aveva vissuto dei problemi legati al Fisco.
Per quanto riguarda eventuali figli, non vi sono su internet informazioni in merito.
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