Paolo Banchero raffredda il flirt con la nazionale di basket iniziato quando ai tempi della high school aveva fatto il passaporto italiano. Quello che con tutte le probabilità si avvia ad essere il “Rookie of the Year“, il miglior giocatore esordiente della stagione NBA, ammette di vivere un dilemma rispetto alla selezione nazionale con cui giocherà in futuro

Il parziale dietrofront di Paolo Banchero

Americano di nascita e di madrelingua, ma di chiare origini italiane, Paolo Banchero non sa ancora con quale nazionale giocherà durante la sua carriera. L’argomento è stato toccato anche nel corso della recente intervista per il podcast “Knuckleheads”, con il #5 degli Orlando Magic ospite di Quentin Richardson e Darius Miles. I due conduttori gli hanno posto la fatidica domanda, e la risposta di Banchero ha parzialmente raffreddato la pista che lo vorrebbe impegnato con la selezione italiana in futuro. Subito è apparso chiaro come la volontà del giocatore fosse quella di rappresentare il Team USA, per cui ha provato l’accesso alle selezioni giovanili, fallendolo. A quel punto era emersa la possibilità di giocare per gli azzurri, con la federazione italiana che gli ha procurato passaporto e cittadinanza. Se non fosse stato per il Covid avrebbe giocato le Olimpiadi, aggiunge la giovane stella di Orlando. Il ragazzo ha spiegato che dall’epoca però sono cambiate molte cose. La carriera collegiale a Duke lo ha lanciato verso un ruolo da protagonista assoluto nella lega più competitiva al mondo. Dopo essere entrato addirittura con la prima scelta assoluta, sta dimostrando di essere di gran lunga la matricola più pronta all’impatto con il professionismo. Banchero si è lasciato scappare anche che il coach del Team USA al momento sia Grant Hill, ex grande giocatore, anche lui di ruolo Ala con un passato a Duke e a Orlando nella lega. Questo legame, unitamente alle sue ottime prestazioni, potrebbero consentirgli anche di giocare per la selezione a stelle e strisce.

La delusione del movimento e dei tifosi

Molti tifosi si sono già fatti prendere dalla delusione, dopo aver assaporato la possibilità di vedere una potenziale Superstar NBA con la maglia azzurra. Bisogna tenere presente la condizione di Banchero che, nonostante le chiare origini italiane, è a tutti gli effetti statunitense. Paolo non è mai stato nel nostro paese e non ne parla la lingua. Il team USA, oltretutto, è la selezione più forte in assoluto e che ogni giocatore americano sogna di raggiungere. A tutti gli effetti è un onore per pochi campionissimi ed è comprensibile che il ragazzo sia tentato da tale possibilità.