Interni

Chi è Alessandro Migliore, poliziotto coinvolto a Verona nell’ennesimo caso di violenza?

“Agenti ballerini”: il soprannome dato a un gruppo di poliziotti da un collega, dopo che hanno fatto finta di non notare delle irregolarità durante una perquisizione. La decisione di chiudere un occhio è stata presa solo perché nel mirino dell’ispezione c’era il fratello del buttafuori che li faceva entrare in un locale senza pagare e saltando la fila. Gli agenti della sezione Volanti di Verona, finiti nei guai, sono tutti poliziotti esperti, alcuni con vent’anni di esperienza alle spalle. Tuttavia, sono anche un po’ arroganti, un po’ furbi e, soprattutto, violenti. Scopriamo il profilo di uno tra questi: Alessandro Migliore.

L’agente Alessandro Migliore

Il più spregiudicato sembra essere l’agente di polizia giudiziaria Alessandro Migliore, il più giovane tra gli indagati con i suoi 25 anni non ancora compiuti. Originario di Torre del Greco (Napoli), risiede in uno degli appartamenti messi a disposizione dal ministero per gli agenti. È un individuo con tatuaggi ben visibili, orecchini, un fisico scolpito e un’esperienza nella boxe e in una tecnica di combattimento insegnata alle forze di difesa israeliane, il krav maga.

Il gip Livia Magri descrive Migliore come un giovane che “tortura con sadico godimento” e che si compiace delle violenze commesse. Secondo il gip, lui assume droghe saltuariamente e arriva a rubare biciclette lasciate incustodite lungo la strada. Anche lui fa parte del gruppo dei “poliziotti ballerini” e ha contribuito a depistare la perquisizione, al fine di ricevere un “trattamento di favore” in una discoteca o all’interno del locale.

Le intercettazioni incriminanti

Nonostante ciò, è proprio Alessandro Migliore a incriminarsi, vantandosi delle azioni del gruppo con la sua fidanzata. Il 22 agosto, durante una conversazione intercettata, afferma di aver fermato un giostraio e di averlo fatto sbattere volontariamente la testa contro il vetro. Racconta che un collega è intervenuto per punirlo ulteriormente. La fidanzata sembra divertita. Lui aggiunge di aver lasciato aperta la stanza di sicurezza, chiamata “l’acquario”, perché sapeva che c’era una telecamera. Una volta uscito il giostraio, Migliore afferma di averlo colpito con una mazza, facendolo svenire. Successivamente, un collega gli ha dato un calcio sulla schiena e lo ha colpito con dei pugni.

Dalle carte dell’indagine emerge che alcuni poliziotti si appropriavano di piccole somme di denaro trovate nelle tasche delle persone fermate, così come di droga. Alessandro Migliore spiega alla fidanzata di aver portato in questura una persona di origini marocchine e di aver trovato un grammo di hashish durante la perquisizione. La fidanzata chiede di provare la droga, confermando così che l’agente se l’è tenuta per uso personale.

Migliore racconta anche di aver malmenato due senzatetto in un bar. Uno dei senzatetto viene caricato sulla vettura di servizio per essere portato in questura, ma inizia a comportarsi in modo irrispettoso. Migliore afferma di averlo calciato fuori dalla macchina e di averlo picchiato insieme ad altri agenti. Infine, durante un’altra conversazione intercettata tra gli agenti arrestati Filippo Failla Rifici e Roberto Da Rold, emergono commenti violenti nei confronti di senzatetto. Failla Rifici accusa il senzatetto di un gesto sconsiderato e un collega chiede perché Da Rold non l’abbia ucciso. Da Rold suggerisce di “buttarlo nella casa abbandonata, così si prende una bella caduta…”. Failla Rifici incalza dicendo che il senzatetto avrebbe meritato ancora più violenza, affermando che è andato bene che non gli ha gettato addosso un secchio d’acqua.

Ennesimo caso di violenza delle forze dell’ordine

Dalle carte dell’indagine emerge anche come Alessandro Migliore si considerasse al di sopra della legge. Il gip lo definisce una “pessima personalità”, commentando le conversazioni in cui l’agente spiega alla fidanzata che sta rubando una bicicletta e non riesce a capire come il proprietario possa lasciarla incustodita. La fidanzata gli propone di regalargliene una a Natale, ma lui risponde che non ne ha bisogno perché è solito rubare biciclette. Ennesimo caso di mele marce, o l’indagine che farà scattare provvedimenti per le violenze delle forze dell’ordine? A giudicare dalle prese di posizione da parte dei membri dela maggioranza su casi simili, difficile possa scattare qualcosa “dai piani alti”.

Leonardo Gianelli

Recent Posts

“Guida con i piedi”: la stimolante storia di Nicholas Deplano, il 24enne ligure nato senza braccia che ha conquistato la patente

Con una Kia Picanto modificata da 9mila euro, guidata esclusivamente con i piedi, Nicholas racconta…

14 hours ago

La drammatica morte di Tobias Tappeiner, ora sotto inchiesta due carabinieri: poteva essere evitata la tragedia?

Mesi dopo lo schianto costatogli la vita, la Procura di Bolzano indaga due militari per…

4 days ago

Chi è Pino Piromalli: il boss “sfregiato” arrestato in un blitz del Ros

Ventisei arresti a Gioia Tauro, tra cui il boss della 'ndrangheta Pino “Facciazza” Piromalli in…

6 days ago

Ritrovati i manoscritti perduti di Céline: risolto il mistero che ha tenuto la letteratura in sospeso per un secolo

Dopo 75 anni emergono le carte che lo scrittore credeva irrimediabilmente perdute, tra cui Londra, appena…

1 week ago

Chi è Maria Bartiromo, la giornalista di Fox diventata cittadina italiana per meriti speciali (quali meriti speciali?)

Il governo ha deciso di concedere la cittadinanza a Maria Bartiromo, giornalista statunitense di origini…

1 week ago

Suicidio assistito in Sardegna: come funziona la nuova legge sul fine vita

La Sardegna ha approvato la legge sul suicidio assistito, diventando così la seconda regione italiana…

2 weeks ago