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Patrick Zaki e il debito da oltre 20mila euro con il padrone di casa a Bologna: ecco la verità

Patrick Zaki e il presunto debito con il padrone di casa? Una fake news assoluta, ampiamente condivisa sui social, ma della quale non c’è totalmente traccia.

La fake news ha fatto il giro del web

Secondo la fake news che si è diffusa a grandissima velocità sul web, Partick Zaki avrebbe un debito di quasi 24mila euro con la sua padrona di casa. Che il giovane sia un personaggio che crea divisione all’interno dell’opinione pubblica italiana non è un segreto, ma questo episodio dimostra ancora una volta come notizie false vengano spesso utilizzate per minare l’immagine, o la credibilità, e vengano strumentalizzate o condivise senza nessuno spirito critico.
Zaki è da qualche giorno tornato finalmente in Italia, e a coloro che festeggiano la sua liberazione, c’è chi si oppone e chiede la revoca della cittadinanza onoraria. Lo studente egiziano dunque, non smette in questi giorni di essere il protagonista della cronaca, anche in un caso eclatante di fake news come questo.

L’articolo rivelatosi falso

Il titolo del fantomatico articolo recita: “Zaki torna a Bologna. Il proprietario di casa: Nessun preavviso e subentro mai fatto, mi deve 23.800€”. Ma in realtà non ve n’è traccia da nessuna parte. Si tratta semplicemente di una foto che ha fatto il giro dei social, da Facebook a Twitter. Non viene riportata la presunta testata giornalistica, così come nessun link che rimandi all’articolo, che di fatto non esiste. In compenso però, vi sono moltissimi post social che riprendono la notizia senza porsi il minimo dubbio sulla sua veridicità. Alcuni, infatti, la postano in modo ironico, mostrando di aver capito che si tratta di una notizia palesemente inventata. Altri invece la condividono manifestando aperta indignazione, tra chi non capisce perché il governo si sarebbe dovuto occupare di lui, e chi è arrabbiato perché Zaki non ha fatto il nome di Giorgia Meloni nei vari discorsi di ringraziamento.

Quell’immagine, e soprattutto i post che la veicolano come notizia vera, contengono informazioni inventate, false. Ma che la notizia sia vera o falsa non interessa praticamente a nessuno, quello che interessa è che possa essere utilizzata per dare il via libera a qualsiasi pensiero si voglia esprimere nei confronti di Zaki, strumentalizzando lui e la sua travagliata vicenda.

Inoltre la questione non sussiste: la detenzione di Zaki in Egitto è iniziata nel febbraio 2020. Nel caso di un affitto, il proprietario avrebbe perso una somma considerevole per un inquilino con un destino del tutto incerto e con l’impossibilità, praticamente ovvia, di riscuotere. Pertanto, un proprietario avrebbe avviato le procedure di sfratto al fine di liberare l’immobile e per affittarlo ad altri. In caso di locazione abitativa infatti, è possibile richiedere lo sfratto dell’inquilino moroso trascorsi venti giorni dalla scadenza indicata all’interno del contratto per il pagamento del canone. In caso di locazione commerciale, invece, i tempi di sfratto vengono definiti dal giudice dopo le opportune verifiche.

Alessia Arcidiacono

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