La questione della propaganda è una delle più delicate di tutto il conflitto tra Russa e Ucraina. Le due nazioni infatti, per motivi differenti, nel corso dei mesi hanno incentivato le azioni propagandistiche volte da un lato a giustificare le azioni criminali e spietate contro un’altra nazione (nel caso della Russia), e dall’altro a motivare e animare un popolo disperato, come sta avvenendo in Ucraina. Tuttavia, a volte, le campagne di propaganda sono indirizzate anche ai più piccoli, allo scopo di plasmare le menti più giovani e manipolabili, con tutte le conseguenze negative che ne derivano.
La propaganda in guerra
La propaganda durante i periodi di guerra, come ci insegna la storia, è fondamentale. Tramite le azioni propagandistiche si possono motivare i popoli, ma anche diffondere messaggi importanti e d’effetto, che non sempre tuttavia rispecchiano la verità. Il conflitto russo-ucraino ha già visto numerose azioni di propaganda da entrambi i fronti. In particolare moltissime sono state le iniziative della Russia, e altrettante le fake news diffuse dal governo ai cittadini, chi ignorano le reali condizioni di guerra. La macchina di propaganda russa contro l’Ucraina è organizzatissima, e sistematica: modifiche imponenti della storiografia e della cronaca, teorie del complotto, e ovviamente, le innumerevoli fake news sulla cosiddetta junta di Kyiv, che hanno contribuito a disumanizzare il popolo ucraino agli occhi di milioni di cittadini russi. Per fare un esempio, tempo fa era comparso un cartone animato, proiettato nelle scuole russi, nel quale con il pretesto di spiegare ai bambini il conflitto, si giustificava in realtà l’invasione del paese, e tutte le crudeltà commesse contro il popolo ucraino. Si tratta di un video di un paio di minuti, i cui protagonisti sono due compagni di scuola, Vanja e Kolja, personificazioni metaforiche dei due paesi. Kolja inizia ad avvicinarsi a una cattiva compagnia, come viene dipinta nel cartone, ovvero un altro bambino che indossa una maglia con una fantasia ben precisa: stelle e strisce, come la bandiera degli Stati Uniti. Il bimbo in questione è un vero e proprio bullo, e picchia altri compagnetti (metafore di Lugansk e Donetsk). A quel punto interviene Vanja a salvare la situazione, disarmando Kolja. E evidente il tentativo di far passare l’Ucraina come il colpevole, e di diffondere l’immagine della Russia come quella di semplice portatrice di ordine.
Propaganda in Ucraina
Contemporaneamente però, anche il governo ucraino tenta di volgere lo strumento della propaganda a proprio vantaggio. E anche qui, come in Russia, quella rivolta ai bambini si dimostra fondamentale. Ad esempio, qualche mese fa è apparso su YouTube, e su una pagina ufficiale del governo ucraino, un video indirizzato ai più piccoli nel quale, sotto forma di canzone che recita l’alfabeto, vengono rimarcati gli elementi più forti dell’identità ucraina, nonché, anche qui, la necessità della guerra e delle azioni militari. Una faccenda inquietante, se si considera che gli obiettivi di queste campagne sono i più piccoli, i quali vengono spinti in qualche modo ad accettare e giustificare, nonché ad abituarsi, al clima di guerra e devastazione che li circonda.