Jannik Sinner, classe 2001, è da qualche giorno uscito vincitore dagli Australian Open di quest’anno, aggiudicandosi di diritto il primo titolo del Grande Slam della sua carriera sportiva, e sancendo, al tempo stesso, un record storico del tennis nostrano: è, infatti, il primo connazionale a conquistare questo ambito premio, uno dei quattro più prestigiosi del circuito tennistico.
Dopo aver sconfitto durante la semifinale il numero 1 al mondo, il serbo Novak Djokovic, il 22enne prodigio altoatesino, domenica 28 gennaio 2024, ha primeggiato in finale, con il punteggio di 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3, sul russo Daniil Medvedev, numero 3 della classifica Atp, che sembrava dare degli iniziali segnali di vittoria ai primi 2 parziali.
Quanto ricava Sinner dentro e fuori dal campo?
Oltre a portarsi a casa il trofeo iridato e ben 2000 punti Atp, che lo avvicinano ai vertici della classifica mondiale (è diventato il numero 4), il protagonista di una rimonta da capogiro ha avuto diritto anche a ricevere il ricco bottino, destinato al vincitore dello slam: 3,15 milioni di dollari australiani, equivalenti a 1,93 milioni di euro. Un assegno particolarmente importante, quindi, per il giovane di San Candido, che già ha attratto sempre più marchi, desiderosi di avviare con lui accordi di sponsorizzazione.
Da tempo infatti, il giovane tennista italiano ha catturato l’attenzione dei brand italiani e internazionali. Il contratto più cospicuo, da questo punto di vista, è quello con l’azienda Nike, con cui Sinner ha siglato nel 2022 un accordo da 150 milioni di euro in dieci anni (15 milioni di euro annuali).
Seguono le partnership con Rolex e Head, e le collaborazioni con alcuni celebri brand del Bel Paese, tra cui figurano: Lavazza, Fastweb (di cui sarà testimonial pubblicitario almeno fino al 2026), Parmigiano Reggiano, Alfa Romeo, Technogym, Pigna, Panini e Intesa Sanpaolo.
Cifre da capogiro per il giovane campione degli Australian Open 2024
Nel 2023, il ricavato annuale di Sinner, proveniente dagli accordi con le varie partnership commerciali, sono stati stimati in 5 milioni di euro totali, che, sommati ai 15 della Nike, fanno 20 milioni. Tenendo in considerazione anche i soldi guadagnati sul campo, dopo la semifinale a Wimbledon, la finale alle Atp Finals di Torino e i 4 titoli Atp conquistati, senza contare la Coppa Davis, il cachet relativo allo scorso anno della giovane promessa dovrebbe avere abbondantemente oltrepassato i 28 milioni di euro, caso unico per un tennista italiano in una singola stagione.
Dal dietro le quinte, gira voce che il campione altoatesino potrebbe raddoppiare questo ultimo totale incassato nell’arco dei prossimi due anni, soprattutto se dovessero aggiungersi altri titoli del Grande Slam o addirittura la pole position della classifica mondiale.