L’incredibile storia di Gian Marco Goldoni, il barista che offre da bere a chi gli fa compagnia fino alla chiusura

“Ogni sera ci sono almeno venti persone che stanno con me fino all’ora di chiusura e io contraccambio offrendo volentieri un drink”, così esordisce il 33enne Gian Marco Goldoni, proprietario dell’enoteca “In Vino Veritas” di Modena e vittima di ben quattordici furti nel suo locale nell’arco di un anno. Ora non abbassa più la saracinesca da solo: “L’affetto e l’aiuto che sto ricevendo hanno scacciato le paure”.

La svolta è giunta con l’ultima rapina subita da Gian Marco, risalente allo scorso 22 gennaio, quando, all’una di notte, mentre stava chiudendo il locale, un individuo armato di pistola si è appropriato di 300 euro. Ciò ha portato il giovane titolare a lanciare un allarme sui social, spiegando accuratamente la sua situazione: “Dalla mezzanotte inoltrata fino a chiusura offrirò un gin tonic a chiunque voglia farmi compagnia fino a che non chiudo il locale”.

Fortunatamente, il suo appello non è stato pubblicato invano: “In questi giorni – racconta – sono arrivati a farmi compagnia ragazzi anche da fuori città: un gruppo è arrivato da Torino, un altro da Milano, alcuni da L’Aquila, due ragazzi da Trento e altri due da Roma. Aspettano che io abbassi la saracinesca e poi mi accompagnano persino a casa. Mi dicono che non sono solo. È bellissimo!”.

Come è nata l’idea della “scorta”?

Centrale in questo contesto è il tema della sicurezza in città e i radi controlli da parte delle forze dell’ordine. Goldoni stesso biasimava continue zuffe e lanci di petardi, anche a discapito di altre attività legate al settore pubblico: “A tarda sera, quando chiudono i locali della centralissima piazza Roma, dove si trova il Palazzo Ducale di Modena, sede dell’Accademia Militare, la zona diventa ‘terra di nessuno’.”

L’urgenza di mettere in pratica la sua idea è giunta, come menzionato, con l’ultima rapina di circa due settimane fa, avvenuta mentre stava chiudendo il suo locale. Solo il giorno successivo, Gian Marco ha realizzato l’accaduto e non ha esitato a contattare i carabinieri. A loro ha spiegato tutto quanto nei dettagli: “Mentre ero da solo, all’interno del mio locale, era entrato quello che sembrava un cliente dell’ultimo minuto“. Ma le vere intenzioni di quell’individuo si sono rivelate altre. Mentre gli stava servendo da bere, l’uomo, infatti, si è slacciato il giubbotto, e, puntandogli la pistola, gli ha sottratto 300 euro in contanti dalla cassa. Poi, poco prima di uscire, il rapinatore gli rivolge le sue ultime parole: “Ne ho bisogno, sono uscito da poco dal carcere“.

Che fine ha fatto il rapinatore?

Goldoni all’indomani ha, quindi, sporto denuncia e i militari hanno acquisito i filmati di video sorveglianza. Nel frattempo, il barista ha lanciato l’appello pubblico, chiedendo di non essere lasciato da solo nel cuore della notte. Qualche ora più tardi una buona notizia è finalmente arrivata, annunciata dallo stesso Goldoni: “Il rapinatore è stato arrestato dai nostri carabinieri. È stato preso in meno di 24 ore ma è poi stato rilasciato perché dalle immagini non si vedrebbe l’arma”. Inoltre, Goldoni ci ha tenuto a fare un ringraziamento: “I carabinieri hanno fatto un lavoro eccellente. Mi hanno dato tante speranze e tanta voglia di credere che ce la possiamo fare! Grazie!”.