Chi è stato Andrea Giacobazzi, l’amico storico di Vasco Rossi che ha ispirato Colpa d’Alfredo?

Oggi, 14 febbraio 2024, la stampa locale dà l’addio ad Andrea Giacobazzi, che si è spento a Modena all’età di 67 anni, a causa di alcune complicazioni, insorte a seguito di un intervento chirurgico. Lascia la moglie Paola e il figlio Davide.

Per cosa è famoso Andrea Giacobazzi?

Era diventato famoso, nell’ambiente musicale per essere lo storico amico di Vasco Rossi, o, per meglio dire, quell’amico che “con i suoi discorsi seri e inopportuni mi fa sciupare tutte le occasioni”, come ha scritto il Komandante nella sua iconica hit “Colpa d’Alfredo” del 1980.

Il rocker di Zocca piange la morte del suo fidato compagno di avventure, siccome lui c’era anche quando Vasco non era ancora nessuno nel mondo della musica. Ci ha tenuto a ricordarlo, attraverso un commovente e accorato post su Instagram, dove ha scritto: “È sempre stato dalla mia parte anche quando molti mi voltavano le spalle. Mi mancherai moltissimo, sarai sempre vivo dentro al mio cuore. Lui è stato tra i primi ad avere la “visione” di quello che è poi diventato ‘Modena Park’ (il concerto evento andato rapidamente sold out nel 2017)”.

Quali sono i dietro le quinte di “Colpa d’Alfredo”?

Correva l’anno 1980 quando uscì l’omonimo album: nella canzone “Colpa di Alfredo” è proprio lui il guastafeste, accusato di aver fatto fallire l’uscita con una ragazza conosciuta da Vasco in un locale del Modenese. Se non fosse stato per lui, come riporta il brano, sarebbe andata bene probabilmente.

Con il passare degli anni, Andrea Giacobazzi aveva svelato più volte come si sviluppò l’idea del celebre brano “Colpa d’Alfredo”. Durante le interviste con i maggiori quotidiani nazionali ha sempre spiegato: “Era estate e Vasco già da mesi faceva il disc jockey allo Snoopy. Con il caldo il locale si trasferiva in un’altra location all’aperto. Un drink dopo l’altro si passavano le serate lì a rimorchiare ragazze e a pensare a cosa fare quando uscivamo dalla sala da ballo. Vasco era perso per una ragazza che abitava vicino a Modena, Daniela. Ci provava ogni sera e ogni sera lei inventava scuse”.

Poi arrivò la fatidica occasione. E Giacobazzi continuava, dicendo: “Vasco venne da noi. Stava a duemila per l’emozione, voleva accompagnarla a casa. Io iniziai a parlargli dicendo che, visto che doveva arrivare a Misano dove la sera avrebbe dovuto suonare, era meglio che partiva in tempo utile per non rimanere imbottigliato nel traffico. Questi erano i discorsi seri e inopportuni che gli hanno fatto sciupare tutte le occasioni. E lei andò con un certo Santino, che non era negro, come dice Vasco nella canzone, ma semplicemente molto abbronzato. E aveva una bella macchina una BMW”. Ciononostante, affermava convinto, “Con Vasco siamo rimasti sempre amici”.