Burioni boccia tutti: 10 studenti di Medicina promossi su 408 ed è pioggia di critiche sul virologo

Roberto Burioni, nato a Pesaro il 10 dicembre 1962, è noto per essere un importante virologo, immunologo e divulgatore scientifico italiano. Da molti anni, è attivo come ricercatore nell’ambito dello sviluppo di anticorpi monoclonali umani contro agenti infettivi e nella divulgazione scientifica riguardante i vaccini, con la quale, grazie ai suoi interventi sui social media, ha guadagnato popolarità.

Nel novembre 1995 ha preso servizio come ricercatore universitario confermato presso il Policlinico Agostino Gemelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma; nel 1999 si è poi trasferito alla Facoltà di Medicina dell’Università Politecnica delle Marche, dove, dal 2000 al 2004, ha assunto il ruolo di cattedratico di Virologia presso la Facoltà di Scienze.

Dal 2004 insegna, prima come professore associato, poi come professore ordinario, Microbiologia e Virologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dove è responsabile di un laboratorio di ricerca immunologica atto allo studio della risposta immunologica contro patogeni umani, al perfezionamento di farmaci basati su anticorpi monoclonali umani ricombinanti e all’utilizzo di strumenti molecolari per la diagnostica precoce di malattie infettive.

Adesso, è anche direttore della scuola di specializzazione in Microbiologia e Virologia presso L’Università San Raffaele, nonché presidente del corso di laurea in Igiene Dentale presso il medesimo Ateneo.

Per quale motivo Roberto Burioni si trova nel mirino delle critiche?

Al centro delle critiche recenti, ci sta il numero scarso di studenti promossi (10 su 408 ) al pre-test dell’esame di Microbiologia al San Raffaele di Milano tenuto dal virologo Burioni stesso. Una studentessa di Medicina ha condiviso la sua frustrazione su Tik Tok con un filmato, poi cancellato, in cui dichiarava che le sembra normale che così tanti ragazzi vengano bocciati, tra cui le menti brillanti e iperstudiose, abituate a prendere costantemente 30 o 30 e lode.

La prova preliminare prevedeva 8 domande a scelta multipla da completare in 15 minuti. Dei 408 presenti solo 10 hanno risposto correttamente a tutti i quesiti e quindi potranno accedere all’esame, come ha spiegato Burioni, evidenziando attraverso una lettera agli studenti che “il 17% dei partecipanti a questo appello ignorava l’agente eziologico della scarlattina e che il 44% non ha saputo indicare come fare una diagnosi di influenza“.

Burioni si era già servito di suddetto test al corso di Odontoiatria e di Biotecnologie, ma in quel contesto le domande erano aperte. Tuttavia, questa era la prima volta che il virologo lo sottoponeva pure agli studenti di Medicina, siccome in precedenza il corso di Microbiologia era attribuito a un altro professore.

Il virologo respinge comunque le polemiche: non c’è nulla di anomalo né, trattandosi di un pre-test, di un ostacolo per i ragazzi. “È un esame come ne faccio da 20 anni al San Raffaele – afferma Burioni- è il primo appello, momento in cui spesso gli studenti, anche quelli molto studiosi, devono prendere ‘le misure’ alla materia. Nella mia esperienza tutti correggono il loro modo di studiare e superano l’esame brillantemente in un appello successivo“.