In Portogallo è iniziata la campagna elettorale che precede le elezioni generali che avranno luogo il 10 marzo 2024. Si tratta di elezioni anticipate, annunciate a inizio novembre 2023, a seguito delle dimissioni del primo ministro uscente, il socialista António Costa, coinvolto in un’indagine per corruzione. Tra i temi già molto caldi c’è quello dell’ascesa di Chega, il partito di estrema destra in crescita negli ultimi anni e che, stando ai sondaggi, potrebbe ottenere circa il 19% dei voti.
I due principali partiti nazionali, il Partito socialista, con alla guida l’ex ministro delle Infrastrutture, Pedro Nuno Santos, e il Partito socialdemocratico (di centrodestra), capeggiato da Luís Montenegro, sono attestati entrambi al 29%.
Cosa si sa sul fondatore di Chega?
Chega, che in portoghese significa “basta”, fu fondato nel 2019 dal 41enne, André Ventura, un ex membro del Partito Socialdemocratico. Ventura da ragazzo, volendo diventare prete, si iscrisse al seminario, per poi però abbandonarlo. Nonostante ciò, ha continuato a trarre ispirazione da San Paolo, affermando che Dio gli avesse affidato il compito di rivoluzionare il Portogallo.
Prima di entrare nel mondo della politica, ha lavorato prima all’agenzia delle entrate e poi ha riscosso una certa fama in veste di commentatore di calcio. Il partito Chega ruota così tanto attorno a André Ventura che la Corte Costituzionale portoghese ha in numerose occasioni rifiutato lo statuto del partito, per il fatto che volesse concentrare eccessivamente il potere nelle mani del Presidente.
Chega ha debuttato alle elezioni in vista delle Europee del 2019, quando, insieme ad altri partiti, ottenne l’1,6% dei voti e nessun seggio. Alle legislative portoghesi dello stesso anno, invece, ha guadagnato l’1,3% con un unico seggio, assegnato a Ventura, eletto nella circoscrizione di Lisbona. Nel 2022, il partito ha raggiunto il 7,3% (e dodici seggi). Al giorno d’oggi, in vari sondaggi, oscilla tra il 16 e il 19%.
Qual è il programma politico di Chega?
Nazionalista, ultra conservatore e populista, Chega ha fatto della lotta alla corruzione uno dei suoi capisaldi: “Il Portogallo ha bisogno di essere ripulito”, si evince da uno dei manifesti elettorali. Tratta spesso della criminalità, del decoro, della sicurezza, della riduzione delle tasse e, allo stesso tempo, denuncia l’eccesso di personale nella Pubblica Amministrazione, così come l’eccessivo peso della burocrazia.
Intende rafforzare le forze di polizia portoghesi, suggerendo perfino pene detentive da due a cinque anni per coloro colti a filmare la polizia, e difendere l’ergastolo, la pena di morte, la castrazione chimica per gli stupratori recidivi. Inoltre, assume posizioni forti nei confronti di quella che definisce “immigrazione clandestina”, proponendo un rafforzamento dei controlli alle frontiere, l’espulsione delle persone migranti con precedenti penali o di tutti gli individui economicamente inattivi.
Chega ha chance di vittoria?
Come ha analizzato qualche tempo fa ad Al Jazeera Marina Costa, ricercatrice all’Istituto di Scienze Sociali dell’Università di Lisbona, Chega può avere delle possibilità di vittoria a causa degli episodi di corruzione che coinvolgono la sinistra. A ciò va aggiunto il fatto che “aver ottenuto una rappresentanza parlamentare” ha legittimato la retorica di André Ventura, catturando l’attenzione dei media nazionali, che gli hanno riservato parecchio spazio “per il sensazionalismo e l’atteggiamento aggressivo dimostrato”.
Il partito si definisce, non solo “voce del popolo”, ma anche un degno sostenitore della “civiltà occidentale”, esprimendosi più volte contro l’Islam e le genti rom. Ventura ha, per di più, fatto riferimento in diversi comizi alla “sostituzione etnica”, una celebre teoria del complotto razzista, secondo la quale vigerebbe una cospirazione globale per sostituire le persone bianche con delle altre, ma appartenenti ad altre etnie.
Ha affermato anche che, per imporre una cultura pro-LGBTQ+ alla società, si sta sfruttando l’ideologia gender, un presunto complotto atto a distruggere la famiglia tradizionale e a confondere la sessualità dei bambini e delle bambine.
Qual è il panorama politico in vista delle elezioni?
In occasione delle prossime elezioni, Luís Montenegro, leader del Partito socialdemocratico, ha formato una coalizione elettorale, Alleanza democratica (AD), assieme a due partiti di destra attualmente non rappresentati in Parlamento: il Centro democratico sociale-Partito popolare (CDS-PP) e il Partito monarchico (PPM). Montenegro ha sempre escluso qualsiasi accordo futura, che inglobi Chega, ma qualche analista è scettico sul fatto che, dopo otto anni all’opposizione, il centrodestra manterrà la sua promessa, qualora avesse bisogno dei voti di quel partito per ottenere la maggioranza.
Lunedì 19 febbraio 2024, durante un dibattito televisivo tra i capi dei principali partiti, Pedro Nuno Santos dei Socialisti ha dichiarato che potrebbe impedire l’entrata di Chega al Governo. Nello specifico, ha ribadito che non si opporrà a un possibile governo di minoranza di centrodestra, qualora Alleanza democratica ottenga più voti rispetto ai Socialisti.