Dopo oltre un quarto di secolo, Marco Bassani ha abbandonato l’Università di Milano, in cui era docente di Storia delle dottrine politiche. Il fatto sorprendente è che è stato sanzionato dall’Ateneo, fra l’indifferenza e l’esultanza dei colleghi, per aver pubblicato un meme nell’autunno del 2020.
Dopo un paio di giorni sulla stampa è iniziato il linciaggio mediatico contro di lui. A detta dello stesso Bassani, il Rettore dell’Università, il Professor Elio Franzini, su Repubblica aveva immediatamente promesso che lo avrebbe punito per la sua indole “sessista”.
Nell’atto di accusa formale si affermava che il post “contenuto [fosse] sessista e altamente offensivo nei confronti non solo della diretta interessata ma dell’intero genere femminile”. Inoltre, utilizzando liberamente uno strumento di dibattito pubblico avrebbe arrecato irrimediabile sfregio all’immagine dell’Istituzione e dello stesso Rettore” (lo stesso Rettore che solo pochi mesi più tardi sarebbe stato coinvolto con rinvio a giudizio in un’inchiesta giudiziaria su concorsi universitari truccati).
Qual è il meme in questione?
Dopo un processo di fronte al Consiglio di disciplina verso la metà di maggio del 2021, Bassani è stato condannato alla sospensione e alla privazione del meme “She will be an inspiration to young girls by showing that if you sleep with the right powerfully connected men then you too can play second fiddle to a man with dementia. It’s basically a Cinderella story.”
Il meme non conteneva né parolacce, né volgarità, ma solo una dichiarazione, che aveva un fondo di verità: Kamala Harris, la Vicepresidentessa degli Stati Uniti, aveva iniziato la propria carriera come amante di Willie Brown, all’epoca Sindaco di San Francisco, quando lei aveva 29 anni e lui 60, e quindi non risulterebbe molto credibile come icona femminista. D’altro canto, può avere anche un’altra interpretazione: Bassani afferma, con grande semplicità e classe, che, in realtà, sono gli uomini rammolliti che comandano, quelli a cui basta una lusinga per ottenere una promozione o un ruolo importante.
Cosa succederà a Marco Bassani?
Ciononostante, il capitolo non è ancora del tutto chiuso: dopo aver perso nel giugno del 2023 il ricorso amministrativo (con una sentenza inviata in tempi record), egli aspetta, senza troppa apprensione, l’appello al Consiglio di Stato. Ha deciso di abbandonare, in ogni caso, l’università, non per l’episodio in sé, bensì perché molti colleghi lo hanno trattato da pedofilo.
Un’altra porta però si è aperta. Prossimamente Marco Bassani sarà professore presso la Pegaso, la più importante università online di lingua italiana. Si considera soddisfatto, siccome è dell’idea che chi lo ha assunto non si sia focalizzato sulla sua adesione ai canoni del politicamente corretto.