Mercoledì 13 marzo 2024, la Prima Ministra danese socialdemocratica Mette Frederiksen ha esposto un piano del Governo, atto a introdurre la leva obbligatoria per le donne.
Lo scopo è di fortificare le forze armate, stando alle sue parole, per affrontare ed essere preparati ad una situazione politica internazionale sempre più incerta. Inoltre, ha sottolineato che questa iniziativa rappresenterà un passo in avanti verso la tanto desiderata parità di genere.
Il piano, oltre che dai Socialdemocratici, è stato sostenuto sia dai Moderati sia dal Partito Liberale, di centrodestra, che appoggiano il Governo. La Danimarca, dal 2026, diventerà il terzo paese europeo ad avere il servizio militare obbligatorio anche per le donne.
Danimarca, perché la leva obbligatoria anche per le donne?
La Danimarca conta quasi sei milioni di abitanti, mentre il suo esercito è formato da circa 9mila soldati professionisti, a cui si aggiungono i riservisti e circa 4.700 ragazzi (maschi e femmine) volontari.
La Danimarca è stato uno dei Paesi che ha fondato la NATO, nonché uno dei sostenitori più attivi dell’Ucraina, a cui di recente ha messo a disposizione tutta la sua artiglieria per la guerra contro la Russia. Per il Ministro degli Esteri danese, Lars Løkke Rasmussen, il riarmo segnala un bisogno di deterrenza: la Russia per adesso non è una minaccia per la Danimarca, ma non si vuole correre il rischio di giungere al punto in cui può diventarlo.
In quali altri Paesi è in vigore la leva militare?
In Italia è solo dal 1° gennaio 2005, con la Legge Martino, che la leva non è più obbligatoria. Tuttavia, ci sono altri Paesi dove permane: Polonia, Austria, Cipro, Finlandia, Germania, Grecia, Norvegia, Svezia, Svizzera, Lituania, Israele e Corea del Nord.
La Danimarca, a partire dal 2026, sarà il terzo Paese europeo ad aver introdotto la leva obbligatorio femminile, assieme alla Norvegia e alla Svezia, la quale nel 2017 aveva riproposto il servizio militare d’obbligo, in modo tale da tutelarsi dalle minacce russe. La Norvegia è stata il primo Paese ad averlo esteso alle donne in tempo di pace.
La durata della leva può durare fino a 6 mesi, come in Austria o in Finlandia, oppure addirittura 25 mesi, come accade invece nell’isola di Cipro. Ciononostante, in gran parte di questi Stati elencati è prevista anche l’obiezione di coscienza, per cui è possibile optare per delle alternative di durata equivalente, come il servizio di volontariato civile o ecologico, offerto dalla Germania. Fuori dai confini europei, si inseriscono, inoltre, Israele e la Corea del Nord. Soprattutto in quest’ultimo Paese vige una dittatura spietata dagli anni Cinquanta.