Imane Khelif, scatta la denuncia per transfobia: Trump, Musk e la Rowling nei guai

Imane Khelif, pugile algerina vincitrice d’oro a Parigi 2024, cita in giudizio Elon Musk, Trump e J.K. Rowling per violenza transfobica.

La pugile algerina, Imane Khelif, vincitrice della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, ha incluso alcuni nomi di personaggi rilevanti come J.K. Rowling (autrice di Harry Potter), Elon Musk e Donald Trump nella sua denuncia intentata dopo le accuse transfobiche.

Il retroscena delle accuse

Durante la competizione, Imane era stata aspramente criticata dopo lo scontro sul ring con l’avversaria italiana Angela Carini, la quale si era rifiutata di proseguire nel match poiché la pugile algerina impiegava troppa violenza. Da questo evento, una pioggia di offese aveva travolto Khelif, accusandola di essere una donna transgender e sostenendo che non avrebbe il diritto di partecipare alle gare femminili per superiorità ormonale e fisica. Difatti, analisi accurate hanno rivelato che l’atleta algerina possiede dalla nascita un’elevata presenza di testosterone nel sangue e cromosomi XY.

Già nel 2023, Imane era stata esclusa dai Campionati Mondiali di Pugilato dilettanti femminile, con la motivazione di non essere rientrata nei parametri di un certo “test di idoneità” (non rilasciato al pubblico). Per l’edizione francese dei Giochi, il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) ha autorizzato la sua partecipazione alla competizione di pugilato, dichiarando che Imane era risultata idonea alle analisi e che “è nata donna, è stata registrata come donna, ha vissuto la sua vita come donna, ha praticato il pugilato come donna e ha un passaporto femminile”.

In sua difesa è intervenuto anche il Comitato Olimpico Algerino, denunciando le critiche nei confronti della sua atleta la quale, il 9 agosto del 2024, ha conquistato l’oro olimpico, sfilandolo dalle mani della campionessa in carica, Yang Liu.

L’intervento di Trump, Musk e J.K. Rowling e la denuncia

Personaggi influenti come Elon Musk, Donald Trump e J.K. Rowling si sono espressi sulla questione, sostenendo che Imane avrebbe dovuto essere esclusa dalla competizione, riferendosi ad essa come una donna trans che possiede un vantaggio fisico e genetico.
In tutta risposta, Imane ha compilato una denuncia per “atti di molestie informatiche aggravate” contro le diffamazioni ricevute in queste ultime settimane. Il suo avvocato, Nabil Boudi, ha comunicato alla rivista “Variety” di aver riportato i sopra citati individui in giudizio, all’interno della causa penale contro “X” (cioè “Ignoti”: si tratta di chiunque abbia espresso opinioni di violenza e d’odio contro Imane).

Non è la prima volta che J.K. Rowling viene accusata per atti e gesti transfobici. Difatti, è dal 2018 che circolano online alcuni suoi commenti omofobi, comportamento ripetuto anche da Elon Musk e Donald Trump nelle sue numerose campagne elettorali.

Di tutta risposta, la pugile algerina si è espressa nei confronti dell’ondata di critiche, sostenendo che continuerà a lottare e a partecipare alle competizioni, dichiarando la sua volontà di “dire al mondo intero che sono una donna e che resterò una donna”.