Chi è Valentina Petrillo, l’atleta transgender che ha scatenato polemiche alle Paralimpiadi di Parigi?

Ennesima polemica riguardante, questa volta, le Paralimpiadi di Parigi: l’atleta transessuale Valentina Petrillo viene accusata sui social.

Valentina Petrillo, donna transgender di 51 anni, si è piazzata al terzo posto nella semifinale della competizione di atletica 400 metri nella categoria T12 (che include concorrenti con seri disturbi alla vista) alle Paralimpiadi di Parigi 2024, tuttavia ha ricevuto severe critiche per la sua partecipazione.

Chi è Valentina? Uno sguardo alla sua vita

L’atleta originaria di Napoli, nata uomo col nome di Fabrizio, ha ufficializzato la sua transizione al genere femminile nel 2019 e soffre di ipovisione da quando aveva solo 14 anni, dopo la diagnosi di sindrome di Stargardt, malattia che colpisce la retina dell’occhio.

Dopo un periodo di stop dalle attività, a 41 anni ha deciso di tornare in gara, guadagnandosi ben 11 trofei a livello nazionale nell’atletica leggera maschile paralimpica. Ha fatto coming out nel 2017, tramutando il suo nome in Valentina.

La sua carriera sul lato femminile parla chiaro: ha stabilito il primato nazionale per i 400 metri nella classe T13 nella 42esima edizione del Trofeo Liberazione FIDAL e nel 2021 si è aggiudicata un nuovo record nei 200 metri T12. Ha partecipato in passato ai Giochi Paralimpici del 2021 di Tokyo, piazzandosi al quinto posto.

A Parigi, Valentina tornerà a gareggiare venerdì 6 settembre nei 200 metri, dopo la squalifica nei 400 a causa del suo terzo posto, il quale rimane comunque un trionfo a livello italiano.

Le controversie, Parigi e le parole sui social

Purtroppo, non è la prima volta che Valentina si trova all’interno di un vortice di polemiche riguardanti la sua transizione: già in passato era stata criticata la scelta dei comitati sportivi di includerla nelle competizioni di categorie femminili paralimpiche. Biologicamente, la Petrillo possiede abilità fisiche ed atletiche superiori rispetto alle altre concorrenti. A causa anche di diverse minacce mediatiche, Valentina ha dovuto ritirarsi dal campionato World Masters Athletics tenutosi in Polonia nel 2023.

Di recente, dopo la sua performance ai Giochi di Parigi, l’atleta napoletana ha dovuto scontrarsi con le dure parole di Sharron Davies, ex nuotatrice olimpica, e dell’autrice del best seller ‘Harry Potter’, J.K. Rowling, le quali hanno definito la sua partecipazione ‘ingiusta’.
Su X, Sharon ha pubblicato un post, paragonando il caso della Petrillo a quello di Lance Armstrong, l’ex ciclista andato incontro alla squalifica a causa dell’assunzione di droghe che gli hanno donato una superiorità fisica ed atletica rispetto agli avversari in gara.

Sulla stessa scia, anche la Rowling ha utilizzato il doping di Armstrong come metro di paragone, ribadendo su X di restituire le medaglie al ciclista e di escludere Valentina dalla competizione seguendo lo stesso ragionamento.

La risposta di Valentina

Il caso ha assunto visibilità mediatica, raggiungendo la Petrillo stessa, la quale ha annunciato che continuerà a lottare a testa alta contro questo tipo di discriminazioni, esortando le persone a non temerla e a concentrarsi solamente sulla competizione. D’altronde, Valentina ha ricevuto il totale via libera dal comitato delle Paralimpiadi e dal regolamento della World Para Athletics per partecipare a questa edizione a Parigi, al contrario della World Athletics, la quale ha rilasciato un comunicato nel 2023, che vieta alle atlete transgender di competere nelle gare femminili, allo scopo di assicurare equità e di “proteggere la categoria femminile”.