Addio al bodybuilder Illia Golem, il 36enne bielorusso era conosciuto come il ‘culturista più mostruoso’ al mondo.
Si è spento a causa di un infarto fatale il bodybuilder Illia Golem, a soli 36 anni. Soprannominato anche ‘il Mutante’, Golem sosteneva un’assurda dieta di 16.500 calorie al giorno, suddivise in sette pasti, durante i quali consumava di tutto, tra cui immense quantità di sushi e intere bistecche di carne. Misurava un metro e 85 centimetri di altezza e il suo torace toccava i 155 centimetri di larghezza, mentre i suoi bicipiti ben 64 centimetri.
Le dinamiche della scomparsa e la sua folle dieta
L’infarto è avvenuto inizialmente nella sua abitazione, il 6 settembre 2024. La moglie Anna ha tentato la rianimazione, purtroppo senza successo. Golem è stato portato d’urgenza all’ospedale grazie all’ausilio di un elicottero, luogo dove purtroppo il suo cervello e il suo cuore hanno ceduto definitivamente qualche giorno dopo. La notizia della sua morte è stata diffusa quasi una settimana dopo dai fatti.
Il culturista non partecipava in gare di sollevamento pesi, tuttavia faceva abuso di farmaci e steroidi da anni per raggiungere la massa poi ottenuta. Grazie ad essi e alla sua mostruosa abilità fisica, Illia era in grado di sollevare 274 chili di panca piana e 324 chili con stacchi da terra. Inoltre, sottoponeva il suo corpo a pasti ed abbuffate assurde, raggiungendo ben presto i 170 chili.
Nello specifico, era stato lo stesso Golem a rivelare la sua dieta alla rivista mensile ‘Men’s Health‘ nel 2023: a colazione consumava 300 grammi di fiocchi di avena, alle 11 in punto mangiava ben 108 pezzi di sushi composti da 1,6 chili di riso e 800 grammi di salmone. Pranzava con una bistecca di manzo da 1.300 grammi, gelato e crêpes. Verso la metà del pomeriggio, si alimentava di pasta, riso e olive. Trascorsa poco più di un’ora Golem ingeriva altri 300 grammi di pasta, accompagnati da 200 grammi di formaggio. Per cena, mangiava un’altra bistecca dello stesso peso del pranzo, con 700 grammi di ricotta. Verso le 21, chiudeva il tutto con 14 pancake affogati nello sciroppo d’acero.
La sua dedizione fin dall’inizio e la sua ideologia
La passione per il bodybuilding lo aveva accompagnato sin da bambino, sognando di diventare come i suoi modelli ispiratori Arnold Schwarzenegger e Sylvester Stallone. Aveva iniziato un percorso ferreo e mirato grazie all’aiuto di un personal trainer.
La moglie ha rilasciato una dichiarazione, ringraziando per le condoglianze ricevute e il supporto prezioso che la sta aiutando ad andare avanti in questo periodo buio e doloroso.
Il bodybuilder si era costruito un fidato seguito sui social, in particolare su YouTube e su Instagram (contava più di 300 mila seguiti) e diffondeva messaggi motivazionali riguardanti altre sfere che non fossero quella fisica: “La mia trasformazione è il risultato di anni di duro allenamento e disciplina, abbinati a una conoscenza della fisiologia dell’esercizio e della nutrizione. La mia missione è quella di infondere nelle persone un’etica del lavoro in modo che possano superare le proprie paure, per migliorare se stessi e chi li circonda”.