I paleontologi hanno scoperto il teschio di un antichissimo esemplare di elefante tuttavia estinto, sconosciuto fino ad ora.
Si tratta di un esemplare di Palaeoloxodon, una specie di mammiferi con la proboscide appartenenti alla famiglia Elephantidae. Ormai estinti, vengono datati al Pliocene e si originarono in Africa, diffondendosi in Eurasia durante il periodo del Pleistocene. Osserviamone le caratteristiche.
Il ritrovamento del teschio
La scoperta è stata fatta in India, più precisamente nella Valle del Kashimir, una zona intermontana nella parte occidentale dello stato di Jammu e Kashmir. Confina con la catena montuosa dell’Himalaya a nord-est ed è situata nella parte nord del paese indiano. I resti, rinvenuti nell’anno 2000, sono stati analizzati e, successivamente, è stato pubblicato un articolo a riguardo sulla rivista ‘Journal of Vertebrate Paleontology‘.
Nello specifico, il pezzo forte pare essere un teschio fossile di enormi dimensioni, che appartiene alla specie di elefanti estinti Palaeoloxodon Matsumoto. Essi sono caratterizzati da zanne dritte e potevano raggiungere i 4 metri di altezza e le dieci tonnellate di peso. Gli esemplari avevano un comportamento molto simile a quello dei nostri moderni eleganti: le femmine e i cuccioli vivevano in piccoli gruppi e i maschi, invece, preferivano la solitudine. Oltre alle specie di taglia maggiore, sono state ritrovate anche delle forme nane (che toccava appena il metro di altezza), dovute al diffuso fenomeno di nanismo che si originò soprattutto nell’area del mediterraneo.
Gli utensili e il collegamento con il Turkmenistan
Oltre al gigantesco teschio, sono stati ritrovati anche svariati utensili e strumenti di pietra, che i paleontologi hanno datato a circa 400 mila anni fa. Questo può significare che gli esemplari fossero cacciati e successivamente macellati dagli esseri umani. Il team di esperti era diretto da Ghulam Bhat e, grazie all’analisi degli oggetti nello stesso scavo, si è potuto comprendere che l’animale avesse vissuto intorno al Pleistocene Medio (cioè circa 300 mila – 400 mila anni fa). Gli studiosi hanno paragonato la scoperta al ritrovamento dell’esemplare in Turkmenistan del 1950. I due modelli, sebbene presentassero alcune differenze fisionomiche tra di loro, potrebbero risalire allo stesso periodo storico.
Uno degli studiosi dell’articolo, Advait Jukat, ha affermato che “Questo ritrovamento ci permette di ipotizzare l’esistenza di una specie distinta che ebbe un’estesa distribuzione, dall’Asia Centrale al nord dell’attuale India”.