La drammatica storia di Celine Haidar, la calciatrice libanese in coma dopo un attacco israeliano

Celine Haidar, giovane promessa del calcio libanese, lotta per la vita dopo un attacco aereo israeliano che ha devastato il suo quartiere.

Il conflitto in corso ha avuto un impatto devastante sulla vita di migliaia di civili innocenti, tra cui Celine Haidar, una giovane promessa del calcio libanese di soli 19 anni, rimasta gravemente ferita durante attacco aereo israeliano.

L’incidente, che ha scosso la comunità sportiva libanese e non solo, è avvenuto sabato 17 novembre 2024 nel quartiere di Shiyah, Beirut, poco dopo che suo padre, Abbas Haidar, l’aveva avvertita dei nuovi ordini di evacuazione emessi dalle forze israeliane.

Celine è rimasta gravemente ferita alla testa, riportando una frattura cranica e un’emorragia cerebrale. La giovane atleta sta lottando per la vita, trovandosi attualmente in coma farmacologico presso l’ospedale Saint George di Beirut, sotto stretta osservazione dei medici che monitorano attentamente la sua situazione.

Il suo infortunio, testimoniato da drammatiche immagini diffuse sui social media, ha attirato l’attenzione nazionale, suscitando una grande ondata di solidarietà per una delle promesse più brillanti del calcio libanese.

Un contesto tragico

La famiglia Haidar, come molti altri, è stata costretta a fuggire dalla sua casa a causa dei pesanti bombardamenti israeliani. Più di un milione di persone sono fuggite dal sud di Beirut e dalle zone circostanti, aree fortemente colpite dai bombardamenti, che hanno reso impossibile la vita per i residenti.

Tuttavia, Celine, nonostante il pericolo, aveva deciso di tornare a Beirut per proseguire i suoi studi e gli allenamenti con la sua squadra, la Beirut Football Academy (BFA), una delle formazioni più rispettate nel panorama calcistico libanese femminile.

Nonostante le difficoltà, Celine è rimasta determinata a perseguire i suoi sogni calcistici, diventando una figura centrale per la BFA. Inoltre, Celine ha rappresentato il Libano anche a livello internazionale, facendo parte della nazionale Under-18 femminile che ha trionfato nel campionato della West Asian Football Federation nel 2022.

La sua passione per il calcio e la sua dedizione la rendevano una delle giovani promesse più brillanti del paese. “È una giocatrice di calcio. È una campionessa, si rialzerà per giocare al gioco che ama”, dice la madre Sanaa Shahrour. “Voleva brillare ed essere celebrata per il suo talento”.

L’impatto sul calcio libanese

La tragedia che ha colpito Celine Haidar arriva in un momento particolarmente difficile per il calcio libanese, poiché la Federazione Calcistica Libanese ha sospeso a tempo indeterminato tutte le competizioni nazionali a causa della violenza in corso. La sospensione delle attività calcistiche riflette non solo l’impossibilità di continuare in un contesto di guerra, ma anche la devastazione personale e collettiva che sta vivendo il popolo libanese.

Anche la Beirut Football Academy, è ora sotto shock per le ferite della sua capitana, un leader della squadra che rappresentava il cuore della sua formazione. “Sul campo, Celine è una guerriera, il nostro collegamento tra difesa e attacco”, ha dichiarato il suo allenatore, Samer Barbary, che ha visitato la giovane calciatrice in ospedale. “È un talento straordinario e una ragazza incredibile.”

Le condizioni di Celine

Le notizie su Celine, purtroppo, non sono confortanti. Nonostante i tentativi dei medici di stabilizzare la sua condizione, le sue ferite sono molto gravi.

La famiglia, che sta affrontando con dolore immenso il peso di questa tragedia, mantiene comunque una speranza che la giovane atleta possa riprendersi. “Stiamo pagando un prezzo pesante per circostanze fuori dal nostro controllo”, ha dichiarato suo padre Abbas, visibilmente commosso. “Speriamo che possa rialzarsi, perché è forte e ha sempre lottato per i suoi sogni.”

Questo incidente mette in evidenza il dramma umano che molti libanesi stanno vivendo, tra cui giovani atleti che, come Celine, sono stati costretti a fare i conti con la violenza di un conflitto che non hanno scelto. Le aspirazioni e i sogni di una generazione intera sono stati tragicamente interrotti, con molti che ora stanno combattendo per la propria sopravvivenza.