Chi è Hana-Rawhiti Maipi-Clarke: la giovane deputata maori ha portato la haka in parlamento come atto di protesta

La deputata maori Hana- Rawhiti Maipi- Clarke protesta in Parlamento con la haka contro un progetto di legge che minaccia i diritti maori.

Nel cuore del Parlamento neozelandese, una scena inusuale ha catturato l’attenzione dei media e dei cittadini: la deputata maori Hana-Rawhiti Maipi-Clarke, insieme ad altri due colleghi, ha intonato e eseguito la tradizionale danza rituale haka, un atto di protesta contro un controverso progetto di legge del governo.

Questo gesto ha non solo sollevato il dibattito sulle politiche governative riguardo i diritti dei maori, ma ha anche messo in luce il coraggio di una giovane politica decisa a difendere la sua cultura e il suo popolo.

Chi è Hana-Rawhiti Maipi-Clarke?

Hana-Rawhiti Maipi-Clarke è la deputata più giovane della Nuova Zelanda degli ultimi 170 anni, avendo ottenuto il suo seggio a soli 21 anni, nel 2023. Rappresentante del Te Pāti Māori, il Partito Maori, nel Parlamento neozelandese, Maipi-Clarke ha preso il posto di Nanaia Mahuta, una veterana della politica maori, nel distretto di Hauraki-Waikato.

La sua elezione è un passo significativo per la comunità maori, poiché la giovane deputata incarna le speranze di un futuro in cui i diritti dei popoli indigeni siano rispettati e promossi.

Maipi-Clarke proviene da una famiglia di attivisti maori. Sua prozia è stata un’attivista linguistica, suo nonno un attivista che ha lottato per la rimozione di una statua coloniale, e il suo trisavolo è stato il primo ministro maori nel Consiglio Esecutivo.

Cresciuta in questo contesto di forte impegno politico e culturale, Hana-Rawhiti ha anche dato il suo contributo da giovane scrittrice, pubblicando un libro sul calendario lunare maori all’età di 17 anni. La sua carriera politica è stata segnata dal suo attivismo per i diritti dei maori e per la promozione della loro cultura.

La protesta in Parlamento: La Haka come atto di resistenza

Recentemente, Maipi-Clarke ha attirato l’attenzione internazionale con un gesto audace durante una sessione del Parlamento. In risposta al controverso “Indigenous Treaty Principles Bill“, un progetto di legge che propone di rivedere i principi che regolano i rapporti con i nativi neozelandesi, la deputata ha strappato una copia del testo e ha iniziato a cantare e danzare la haka, accompagnata da altri parlamentari e alcuni spettatori presenti in galleria.

La haka, una danza tradizionale maori che esprime forza, resistenza e identità, è diventata famosa a livello internazionale grazie agli All Blacks, la nazionale di rugby della Nuova Zelanda. Tuttavia, il gesto di Maipi-Clarke non era una semplice esibizione culturale, ma una protesta decisa contro la proposta del governo, che, secondo la deputata, minaccia i diritti e i territori della popolazione maori.

Il trattato che il governo intende reinterpretare è il Trattato di Waitangi, firmato nel 1840, che stabiliva i diritti e le relazioni tra i maori e lo stato neozelandese. Questo trattato è considerato un punto di riferimento fondamentale per i diritti delle popolazioni indigene in tutto il mondo.

Il progetto di legge sostenuto dal Partito Act, che fa parte della coalizione di centro-destra, propone una revisione del trattato, con l’intento di evitare che esso venga interpretato come un elemento che divide la Nuova Zelanda in razze. Maipi-Clarke e l’opposizione, tuttavia, temono che queste modifiche possano mettere in discussione i diritti acquisiti dai maori, suscitando una forte opposizione tra le comunità indigene.

L’impatto della protesta e le reazioni

La protesta di Maipi-Clarke ha avuto un forte impatto, tanto che la sessione parlamentare è stata temporaneamente sospesa. Durante l’esecuzione della haka, il Parlamento ha deciso di non trasmettere il canto rituale in diretta televisiva, suscitando ulteriori discussioni sulla libertà di espressione e il riconoscimento della cultura maori all’interno delle istituzioni. Lo speaker del Parlamento, Gerry Brownlee, è stato ripreso con uno sguardo rassegnato mentre assisteva al gesto di protesta, simbolo di un confronto crescente tra le forze politiche sulla questione maori.

L’azione ha riscosso consensi tra i sostenitori dei diritti dei maori e gli attivisti, ma anche critiche da parte di chi sostiene che il progetto di legge non minacci i diritti degli indigeni. La scelta di eseguire la haka in un contesto parlamentare ha simbolicamente messo in luce la continua lotta per il riconoscimento e il rispetto della cultura maori, portando a galla la tensione tra la tradizione indigena e le politiche moderne.

Il ruolo della giovane politica

Hana-Rawhiti Maipi-Clarke non è solo una rappresentante del suo popolo, ma anche una figura di spicco che incarna le sfide e le opportunità della Nuova Zelanda del futuro. Con la sua giovane età e la sua formazione attivista, è riuscita a portare un’importante voce maori all’interno delle istituzioni politiche neozelandesi, evidenziando le problematiche legate alla giustizia sociale e alla tutela dei diritti dei nativi. La sua azione in Parlamento, oltre ad aver scatenato un acceso dibattito, ha rafforzato il suo impegno verso la protezione della cultura e dei diritti maori, non solo in Nuova Zelanda, ma anche su scala internazionale.

L’episodio della haka in Parlamento rappresenta molto più di un semplice atto di protesta: è un richiamo alla memoria storica, alla cultura maori e alla lotta per il rispetto dei diritti dei popoli indigeni.

Hana-Rawhiti Maipi-Clarke, giovane deputata maori e attivista, ha dimostrato che la cultura può essere un potente strumento di resistenza politica. La sua azione ha rimarcato l’importanza di un dialogo aperto e rispettoso tra il governo e la popolazione maori, sottolineando la necessità di proteggere i diritti di chi ha contribuito a fondare lo stato neozelandese, portando in primo piano una questione che continua a essere cruciale per il futuro del Paese.