Abu Mohammad al-Jolani, leader di HTS, passa da terrorista ricercato a protagonista della caduta di Assad, ridisegnando gli equilibri siriani.
Negli intricati scenari della guerra civile siriana, il nome Abu Mohammad al-Jolani, leader di Hayat Tahrir al-Sham (HTS), risuona con una forza inquietante.
Dopo essere stato uno dei principali protagonisti nella caduta del regime di Bashar al-Assad, al-Jolani è al centro di discussioni internazionali per una possibile rimozione della taglia di 10 milioni di dollari sulla sua testa, offerta dagli Stati Uniti dal 2013. Ma chi è davvero quest’uomo, e perché ha giocato un ruolo così controverso nella storia recente della Siria?
Le Origini di Abu Mohammad al-Jolani
Nato come Ahmed al-Sharaa in Arabia Saudita da genitori siriani, al-Jolani tornò in Siria alla fine degli anni ’80.
La sua militanza cominciò con l’affiliazione ad Al-Qaeda in Iraq nel 2003, dove si guadagnò la reputazione di leader spietato. Nel 2011, sulla scia delle rivolte della Primavera Araba e dell’esplosione della guerra civile siriana, al-Jolani fondò il Fronte al-Nusra, una costola siriana di Al-Qaeda, affermandosi come una figura cruciale nel panorama dei gruppi ribelli islamisti.
L’ascesa di Hayat Tahrir al-Sham
Nel 2016, al-Jolani dichiarò ufficialmente la rottura con Al-Qaeda, una mossa che molti analisti interpretarono come strategica, volta a rafforzare il controllo locale e a migliorare la percezione internazionale. L’anno successivo, consolidò il potere del suo gruppo con la formazione di Hayat Tahrir al-Sham (HTS), un’alleanza di fazioni islamiste.
HTS si affermò rapidamente come una forza dominante nella provincia di Idlib, nel nord-ovest della Siria, imponendo un sistema di governance che includeva la riscossione di tasse e la gestione di servizi pubblici limitati.
Tuttavia, l’organizzazione ha continuato a essere associata a metodi brutali, accuse di violazioni dei diritti umani e un’ideologia islamista conservatrice.
La designazione come terrorista e la taglia da 10 milioni di dollari
Nel 2013, gli Stati Uniti designarono al-Jolani come “Specially Designated Global Terrorist“, classificazione che comporta severe sanzioni e una caccia globale.
L’allora amministrazione Trump, nel 2018, pose una taglia di 10 milioni di dollari per informazioni che portassero alla sua cattura. Il Dipartimento di Stato americano descrisse HTS come un’organizzazione terroristica che minava la stabilità regionale e globale.
La taglia rifletteva il ruolo di HTS nel perpetrare attacchi e il sospetto che, nonostante la presunta rottura con Al-Qaeda, l’organizzazione mantenesse legami con gruppi jihadisti internazionali.
La caduta di Assad e il cambiamento dello scenario siriano
Dicembre 2024 ha segnato un punto di svolta storico per la Siria. Dopo 13 anni di guerra civile, HTS, sotto la guida di al-Jolani, ha orchestrato un’offensiva lampo che ha portato alla caduta di Damasco e alla deposizione di Bashar al-Assad. La conquista di Damasco, un simbolo di potere per il regime di Assad, ha decretato il crollo di uno dei governi più longevi e controversi del Medio Oriente.
Questo evento ha ridefinito la geopolitica regionale, ponendo al centro HTS e al-Jolani come nuovi protagonisti. Mentre alcuni governi, come quello degli Stati Uniti, sembrano riconsiderare la posizione su HTS, altri restano scettici, evidenziando il passato violento e i metodi repressivi del gruppo.
La discussione sulla rimozione della taglia
Secondo quanto riportato da Middle East Eye, fonti arabe hanno confermato che gli Stati Uniti stanno considerando la possibilità di rimuovere la taglia su al-Jolani.
Questa mossa rappresenterebbe un cambio di approccio significativo, forse motivato dal ruolo di HTS nel rovesciamento di Assad e dalla relativa stabilità che il gruppo potrebbe portare in alcune regioni della Siria.
Tuttavia, questa possibilità solleva interrogativi etici e strategici. HTS rimane un’organizzazione controversa, accusata di crimini contro l’umanità e di mantenere un’ideologia profondamente divisiva. Il suo tentativo di riabilitare l’immagine internazionale non cancella il passato violento e i legami storici con Al-Qaeda.
Le implicazioni per il futuro della Siria
La caduta del regime di Assad ha aperto un nuovo capitolo per la Siria, ma il futuro resta incerto.
L’Unione Europea ha espresso cauto ottimismo, vedendo nella situazione un’opportunità per promuovere libertà e pace.
Tuttavia, il controllo di HTS su Damasco e altre aree strategiche solleva dubbi sulla possibilità di una transizione democratica o di una reale stabilizzazione del paese.
Un leader controverso al centro del potere
Abu Mohammad al-Jolani si trova oggi al crocevia tra la sua reputazione come terrorista globale e il suo ruolo di leader politico in un contesto locale devastato. La rimozione della taglia potrebbe rappresentare una tacita ammissione del suo potere e della sua influenza, ma solleverebbe critiche sulla legittimazione di un uomo accusato di essere un tagliagole.
Il futuro di al-Jolani e di HTS sarà determinante non solo per la Siria, ma anche per gli equilibri geopolitici della regione e oltre.