Una statua di marmo trovata in Egitto potrebbe rappresentare Cleopatra, ma la mancanza di prove definitive divide gli esperti.
Nel cuore delle ricerche archeologiche dedicate all’ultima regina d’Egitto, Cleopatra VII, una nuova scoperta potrebbe aver portato alla luce un pezzo importante del suo mistero.
Durante gli scavi nel tempio di Taposiris Magna, nei pressi di Alessandria d’Egitto, è stata rinvenuta una piccola statua in marmo bianco, raffigurante una figura femminile con una corona regale. La statua, delle dimensioni di una mano, ha subito suscitato ipotesi entusiastiche, con alcuni esperti che l’hanno identificata come una possibile rappresentazione della leggendaria regina.
La statua: Cleopatra o un’altra figura?
A guidare la missione è stata Kathleen Martinez, archeologa appassionata e determinata, che da più di vent’anni è impegnata nella ricerca della tomba perduta di Cleopatra. Martinez è convinta che il busto rappresenti proprio Cleopatra VII, una teoria supportata dalla presenza nel sito di circa 350 monete con l’effigie e il nome della regina. Il contesto della scoperta, un tempio ricco di reperti del periodo tolemaico, rafforza questa ipotesi.
Tuttavia, non tutti gli esperti concordano. Zahi Hawass, celebre archeologo ed ex ministro delle antichità egiziane, ritiene improbabile che il busto raffiguri Cleopatra. Secondo lui infatti, la scultura presenta caratteristiche stilistiche romane, distanti dall’iconografia egizia tradizionalmente utilizzata per rappresentare i faraoni al tempo della regina.
Altri studiosi avanzano l’idea che il busto possa raffigurare una principessa o una figura importante successiva alla morte di Cleopatra, avvenuta nel 30 a.C.
Il tempio e i suoi tesori
La scoperta del busto si inserisce in un più ampio contesto di ritrovamenti significativi presso il tempio di Taposiris Magna, dedicato al dio Osiride.
Tra i reperti emergono statue in bronzo, anfore, amuleti decorati con iscrizioni, una collezione di oggetti cerimoniali e persino un tunnel sotterraneo di 1.300 metri, descritto come un capolavoro di ingegneria antica.
Il sito, sebbene parzialmente distrutto tra il II secolo a.C. e il periodo romano, ha rivelato connessioni con il mare Mediterraneo e il vicino lago Mariout. Questi elementi hanno spinto Martinez e il suo team a esplorare anche le sezioni sommerse del tempio, riportando alla luce strutture artificiali, resti umani e grandi quantità di ceramiche.
Il mistero della tomba perduta di Cleopatra
La figura di Cleopatra, l’ultima regina dell’Egitto tolemaico, continua a esercitare un fascino ineguagliabile. Nota per la sua intelligenza, il carisma e le sue celebri relazioni con Giulio Cesare e Marco Antonio, Cleopatra morì tragicamente, segnando la fine di un’epoca. La posizione della sua tomba rimane uno dei più grandi enigmi dell’archeologia.
Martinez ha dedicato gran parte della sua carriera alla teoria che Cleopatra e Marco Antonio siano stati sepolti insieme nel tempio di Taposiris Magna. Sebbene finora non siano state trovate prove definitive, ogni nuova scoperta offre potenziali indizi e ravviva l’interesse verso questo mistero millenario.
Implicazioni della scoperta
Se la statua rinvenuta rappresentasse davvero Cleopatra, si tratterebbe di una scoperta di importanza straordinaria. Un ritratto autentico della regina, oltre alle monete già trovate, arricchirebbe notevolmente la nostra comprensione della sua figura storica e culturale.
Tuttavia, la mancanza di prove conclusive continua a lasciare spazio a interpretazioni divergenti, facendo di questo ritrovamento una nuova pagina di un dibattito che appassiona studiosi e pubblico.
Indipendentemente dalla sua identità precisa, il busto scoperto nel tempio di Taposiris Magna contribuisce a illuminare un periodo storico complesso e affascinante, caratterizzato da un intreccio di culture egizia, greca e romana.
Gli scavi proseguono, alimentando la speranza di scoperte future che potrebbero finalmente svelare il volto – e il luogo di sepoltura – della regina più celebre d’Egitto.