Il ragazzo e la tigre è un inno alla speranza e alla tutela ambientale: trama, cast e curiosità

L’avventura di un bambino e una tigre nei paesaggi himalayani, che unisce poesia, coraggio e un urgente messaggio di tutela ambientale.

Il ragazzo e la tigre, film del 2022 diretto da Brando Quilici, è una storia che unisce poesia, coraggio e un profondo amore per la natura.

Ambientato tra i paesaggi spettacolari del Nepal e dell’Himalaya, il film racconta un viaggio straordinario che mette in luce temi di grande attualità, come la conservazione delle specie animali, il bracconaggio e la resilienza umana.

Il progetto cinematografico si ispira alla leggenda del Tiger’s Nest, un monastero sospeso nel cuore dell’Himalaya, che da secoli è simbolo di rifugio e pace.

Con il patrocinio del WWF, Il ragazzo e la tigre diventa non solo un film d’avventura, ma un inno alla tutela della fauna selvatica e un messaggio di speranza rivolto alle nuove generazioni.

La trama: un viaggio tra coraggio e amicizia

La storia segue le vicende di Balmani, un bambino nepalese di nove anni, interpretato da Sunny Pawar, già noto per il film Lion – La strada verso casa.

Dopo aver perso la famiglia a causa di un devastante terremoto, Balmani si ritrova in un orfanotrofio, lontano dalla sua casa di Kathmandu. Il senso di smarrimento e il desiderio di ritrovare le proprie radici spingono il piccolo protagonista a fuggire, intraprendendo un viaggio difficile ma carico di speranza.

Durante la fuga, Balmani incontra Mukti, un cucciolo di tigre del Bengala, intrappolato da una banda di bracconieri senza scrupoli pronti a venderlo al mercato nero. In un atto di coraggio, il ragazzo libera il piccolo felino e decide di proteggerlo a tutti i costi. Nasce così un legame profondo e indissolubile tra il bambino e la tigre, che diventerà il simbolo della loro lotta contro la solitudine e le avversità.

Balmani si mette in cammino verso il monastero Taktsang, meglio conosciuto come Tiger’s Nest – in italiano la Tana della Tigre. In questo santuario situato tra le vette himalayane, Mukti sarà finalmente al sicuro e Balmani potrà trovare una nuova famiglia. Anche la direttrice dell’orfanotrofio, Hannah (interpretata da Claudia Gerini), che non si arrende alla fuga del bambino, si unisce a questa avventura epica.

Il cammino di Balmani e Mukti è una lotta contro le forze della natura, il bracconaggio e la disperazione, ma è anche un percorso di crescita, speranza e riconciliazione con il proprio passato.

Cast e interpretazioni

Il film Il ragazzo e la tigre vanta un cast internazionale capace di trasmettere emozioni autentiche e toccanti. Il giovane protagonista, Sunny Pawar, con il suo talento naturale, dona al personaggio di Balmani una profondità e un’intensità che colpiscono lo spettatore.

La tigre Mukti, pur essendo un animale, diventa un vero coprotagonista, con cui Balmani condivide un rapporto di straordinaria fiducia.

Claudia Gerini interpreta il ruolo di Hannah, la determinata direttrice dell’orfanotrofio. Una figura ispirata a Maggie Doyne, una filantropa americana che ha dedicato la sua vita ai bambini orfani del Nepal. Gerini porta sullo schermo un personaggio positivo e carismatico, capace di rappresentare l’amore incondizionato e la speranza di un futuro migliore.

Il messaggio ambientalista e il contesto culturale

Brando Quilici, figlio del celebre documentarista Folco Quilici, ha sempre avuto una profonda connessione con la natura e le tematiche ambientali. Il film Il ragazzo e la tigre nasce dalla volontà di sensibilizzare le nuove generazioni sulla fragilità del nostro pianeta e sulla necessità di proteggere le specie a rischio.

L’idea per il film è germogliata nel 2015, quando il regista ha scoperto il programma WWF “Save the Tigers Now”. La tigre del Bengala, protagonista del film, è oggi una specie gravemente minacciata. Secondo le stime del WWF, ne restano in libertà solo tra i 3.726 e i 5.578 esemplari, mentre tre sottospecie si sono già estinte nel corso del XX secolo.

Attraverso le immagini mozzafiato girate nelle regioni più remote del Nepal e dell’Himalaya, Quilici non solo racconta una storia avvincente ma offre anche uno sguardo autentico su paesaggi incontaminati che rischiano di scomparire. La scelta del Nepal, con le sue montagne imponenti e le antiche leggende, aggiunge al film una dimensione spirituale e mitologica.

La sfida delle riprese: natura selvaggia e altitudini estreme

Girare Il ragazzo e la tigre non è stato semplice. La troupe ha infatti lavorato in condizioni estreme, spostandosi tra le regioni montuose del Mustang e del Nepal. Con l’uso di droni e troupe ridotte, il team è però riuscito a catturare luoghi inaccessibili e a restituire al pubblico l’immensità e la magia dei paesaggi himalayani.

Un elemento sorprendente del film è la relazione tra Sunny Pawar e la tigre di pochi mesi e già del peso di 80 chili. Il rapporto di fiducia che si è instaurato tra i due ha permesso di realizzare scene autentiche e toccanti, che rendono la narrazione ancora più coinvolgente.

Un inno alla speranza

Il ragazzo e la tigre è un film che parla a tutte le generazioni, ma soprattutto ai più giovani. Attraverso il viaggio di Balmani e Mukti, Brando Quilici trasmette un messaggio universale: è necessario agire per proteggere il nostro pianeta e le sue creature più preziose. La fiducia nei bambini di oggi, come Balmani, rappresenta la speranza che il mondo possa cambiare.