Apollo 13, la vera storia che ha ispirato il film con Tom Hanks: un fallimento trasformato in trionfo

Apollo 13, la missione spaziale del 1970, è un’epica storia di sopravvivenza e ingegno umano, immortalata nell’ononimo film con Tom Hanks.

L’11 aprile 1970, la missione Apollo 13 della NASA decollava con l’obiettivo di diventare il terzo viaggio umano sulla luna.

A bordo, gli astronauti Jim Lovell, Fred Haise e Jack Swigert erano però ignari che il loro viaggio sarebbe entrato nella storia non per il successo, ma bensì per una disperata battaglia per la loro sopravvivenza.

Questo spaventoso ed allo stesso tempo straordinario episodio ha ispirato il film diretto da Ron Howard, Apollo 13 (1995), interpretato da un cast stellare, tra cui Tom Hanks, Kevin Bacon ed Ed Harris.

La missione Apollo 13: tra sogni e disastri

La corsa allo spazio aveva raggiunto il culmine nel 1969 con l’allunaggio dell’Apollo 11. Tuttavia, il programma spaziale americano continuava a guardare verso il futuro, nonostante il calo di interesse pubblico e i tagli ai finanziamenti durante l’amministrazione Nixon.

Annunciata come la nuova impresa lunare, l’Apollo 13 partiva con il supporto del razzo Saturn V, ma i problemi iniziarono fin da subito. Uno dei cinque motori si spense prematuramente, ma il resto del sistema funzionò, mantenendo la navicella in rotta.

La situazione degenerò il 13 aprile, quando un serbatoio d’ossigeno esplose a metà strada tra la Terra e la Luna. L’esplosione danneggiò gravemente il modulo di comando, costringendo l’equipaggio a rifugiarsi nel modulo lunare Aquarius, progettato solo per brevi operazioni.

Da quel momento, la missione divenne una lotta per la sopravvivenza, mentre il mondo intero seguiva con il fiato sospeso.

“Houston, abbiamo un problema”

La frase iconica del film – “Houston, abbiamo un problema” – è in realtà una lieve modifica dell’originale “Houston, abbiamo avuto un problema qui”, pronunciata da Swigert. Questo messaggio segnò l’inizio di una serie di decisioni critiche che avrebbero determinato il destino dell’equipaggio.

Gli ingegneri a Terra, guidati da Gene Kranz, affrontarono sfide tecniche senza precedenti. Tra queste, l’improvvisazione di un adattatore per il sistema di purificazione dell’aria utilizzando materiali di fortuna e il calcolo di traiettorie sicure per il ritorno.

La tensione del rientro

Nonostante gli sforzi dell’equipaggio e del team di supporto, il rientro sulla Terra non era garantito durante quel viaggio. La navicella, danneggiata e sotto pressione, affrontò un blackout radio di 266 secondi durante la fase di rientro, un’eternità per chi attendeva con ansia.

Finalmente però, il 17 aprile 1970, l’Apollo 13 discese nell’Oceano Pacifico, con l’intero equipaggio miracolosamente salvo.

Sebbene Apollo 13 non abbia raggiunto il suo obiettivo di atterrare sulla Luna, la missione è stata considerata un successo per la NASA. Ha dimostrato infatti la capacità umana di affrontare crisi estreme, trasformando un potenziale disastro in un trionfo dell’ingegno e della collaborazione.

Il film che ha immortalato la missione

Fu nel 1995, che il film diretto da Ron Howard, Apollo 13, e basato sul libro Lost Moon scritto da Jim Lovell, portò questa storia sul grande schermo.

Il film, noto per la sua accuratezza storica e per la tensione narrativa che cattura lo spettatore, fu vincitore di due premi Oscar, rendendo celebre una delle imprese più drammatiche e incredibili della storia spaziale.