Canoni estetici e sottoculture si mischiano nell’esibizione da urlo della modella e metal vocalist cilena, lasciando il mondo sotto shock.
Negli ultimi giorni un video sta facendo il giro del web, suscitando stupore e scalpore ad ogni click. Si tratta della performance di Ignacia Fernández, concorrente di Miss Mondo Cile in rappresentanza del distretto di Las Condes.
Nella serata dedicata alla talent competition la candidata ha deciso infatti di esibirsi in quello che non è solo il suo talento, ma la sua intera carriera. La canzone che ha portato è un inedito della sua band. La particolarità? È un pezzo growl metal.
La scelta non è casuale, appunto, perché lei è proprio la vocalist della band progressive death metal cilena “Decessus”, in cui figurano anche Carlos Palma alla chitarra, Martin Felix alla batteria e Jaime Pape al basso
Come ha dichiarato lei stessa: “Non sto provando ad adattarmi, sto provando a mostrare me stessa come sono”, e il suo atteggiamento sembra aver funzionato, perché grazie alla sua autentica e incredibile esibizione, si è guadagnata un posto in top20 e quindi alla finale che si terrà questa domenica.
Il video ha davvero spopolato in tutte le piattaforme social, e comprare in qualsiasi testata giornalistica a livello mondiale: ogni titolo fa riferimento alla “sorprendente esibizione” della modella, ma cos’è che sorprende veramente?
Un giudice della giuria ha confessato di non aver mai visto qualcosa di simile in un concorso di bellezza, ma, nonostante ciò, la candidata ha ricevuto dal pubblico una standing ovation.

Cos’è dunque che non riesce ad avere un senso, il fatto che una donna canonicamente bella canti metal in un concorso di bellezza, o il fatto che una cantante metal sia abbastanza bella da potervici partecipare?
Bellezza e stereotipi tra sottoculture e beauty pageants
In queste competizioni, si sa, chi partecipa rientra in canoni di bellezza occidentale rigidamente e stereotipicamente definiti. Canoni che fortunatamente, sì, sono in costante evoluzione verso ridefinizioni sempre più inclusive, ma che ancora non sono stati del tutto decostruiti. E che trovano in queste gare la loro rappresentazione più rigida.
Negli anni questi concorsi hanno radicalmente cambiato aspetto, e vengono valutati nel giudizio non solo il lato estetico, ma anche l’intelligenza, l’impegno sociale e i propri talenti, allargando i parametri a una visione maggiormente a 360°, non togliendo comunque che bellezza e portamento rimangono le principali categorie.
Donne invece che appartengono a sottoculture come quella metal sono socialmente considerate, nello spettro estetico, al polo opposto rispetto alle concorsiste. A prescindere o meno che presentino modificazioni corporee, che rispettino o meno i canoni estetici più classici, in generale vengono categorizzate fuori dal gruppo delle concorrenti.
In generi sempre come il metal poi, che per decenni è stato prettamente di dominazione maschile, le donne che vi partecipano, se pure apparentemente presentate come femminili, vengono automaticamente etichettate come mascoline.
Ecco dunque che Ignacia Fernández presenta un paradosso, perché canonicamente bella, e allo stesso di professione modella e vocalist metal.
Il paradosso sta tutto appunto nella percezione sociale: con indosso il suo abito da sera, se avesse cantato una canzone pop non avrebbe suscitato nessun scalpore, e sarebbe semplicemente rimasta una modella bellissima, di cui non avremmo immaginato la carriera metal. Se l’avessimo conosciuta invece solo nelle sue vesti di vocalist dei “Decessus”, non l’avremmo mai concepita come stereotipicamente bella.
Il cross-over di queste due categorie sociali è ciò che crea in noi il disagio e lo stupore, ed è ciò che poi di conseguenza ha portato alla viralità del video.
Insomma, per quanto pensiamo di essere andati oltre, le categorie e le etichette socio-costruite continuano a essere un forte pilastro della nostra realtà. Forse sarebbe il caso di iniziare davvero a lasciarli andare.