Venticinque Paesi, dal più al meno amichevole, secondo un esperimento che ha alla base il Big 5 Personality Test.
Quando si viaggia, soprattutto se si pratica un turismo lento e rispettoso, non c’è nulla di meglio che essere accolti calorosamente nel Paese ospitante, siano l’ambiente o le persone a darci questa impressione.
Ma definire cosa sia un Paese “amichevole” è pressoché impossibile, proprio per la soggettività intrinseca dell’aggettivo.
E ancora più difficile è distinguere chi invece “amichevole” non lo è, anche per i bias culturali che spesso si interpongono tra chi giudica e chi viene giudicato.
C’è comunque chi ha provato a stilare una classifica: tra loro spicca Remitly, quella che nasce in realtà come azienda fintech statunitense, fondata nel 2011 e con sede a Seattle, che offre servizi di trasferimento di denaro internazionale.
Si tratta di un buisness che si rivolge soprattutto a un pubblico internazionale, composto da migranti, expat e lavoratori all’estero. Proprio per questo ha a disposizione una banca dati importante, e tra le altre cose si occupa anche della stilazione di report utili proprio ai suoi utenti, tra cui appunto anche una classifica sui Paesi più amichevoli a livello mondiale.
In particolare l’ultimo studio riporta risultati aggiornati ad aprile 2024, e i criteri di scelta si basano sul Big 5 Personality Test. Si tratta di un quiz basato sul modello scientifico Big 5, uno dei canoni psicologici più accreditati a livello internazionale per descrivere la personalità umana, nato da decenni di studi statistici e psicometrici.
I cinque punti del test sono: apertura, coscienziosità, estroversione, amicabilità e nevroticismo.
È proprio sul quarto punto che la ricerca di Remitly ha il suo cuore. Questa parte del questionario è stata infatti somministrata a tre mila persone provenienti da ventisette Paesi del mondo, che hanno risposto a domande su argomenti come la loro propensione a utilizzare il proprio tempo per altre persone, la loro inclinazione a mettere gli altri a proprio agio e quanta preoccupazione sentono per chi li circonda.
Concluse queste premesse, andiamo dunque a scoprire quali sono i Paesi piò o meno amichevoli secondo la classifica di Remitly.
Risultati dell’esperimento: cosa significa essere amichevoli?
La classifica ovviamente non è completa, perché gli intervistati non sono abbastanza, ma figurano comunque venticinque Paesi, posti in ordine di punteggio raggiunto.
Iniziamo dai primi cinque, quelli più amichevoli: al primo posto spicca il Sud Africa, con un punteggio di 34,63 su 40.
A seguire Grecia, Croazia, Messico e Svezia.
Scendendo invece verso gli ultimi posti della classifica, troviamo ventunesima l’Austria, poi Francia, Irlanda e Ungheria.
All’ultimo posto, con punti 31,8 su 40, la Finlandia.
L’Italia invece si posiziona al tredicesimo posto, con 32,34 punti, quasi a metà.
L’Europa è largamente predominante, con ben 19 Paesi in classifica, ma il risultato, come tutti i punti della classifica, non è totalmente attendibile: tra le domande poste ai partecipanti è stata infatti aggiunta anche: “Quale Paese pensi che sia il più amichevole”, e più del 50% dei partecipanti ha risposto con il proprio. Il 97% dei sudafricani intervistati ha in effetti scelto il Sudafrica, spiccando quindi tra i più patriottici del test.
Lo studio mira appunto a scoprire quali sono i posti in cui è più facile fare amicizia, ma il test non misura direttamente le persone. Inoltre è bene sottolineare che popolazioni meno amichevoli non significa automaticamente cattive, ma è sinonimo invece di maggiore riservatezza, formalità nella comunicazione e minore inclinazione a contatti con sconosciuti.
Infine, come sottolinea la pagina stessa di Remitly, è bene ricordare che per creare rapporti umani con le persone locali, non c’è migliore strategia che immergersi completamente nelle comunità, nei costumi e nelle tradizioni del popolo.
E noi cosa risponderemmo? Considereremmo l’Italia il Paese più amichevole del mondo?